Dossier

Un viaggio nel sistema solare. Parte prima

Le mappe radio

mappa radar della superficie di Venere (falsi colori) ottenuta dalla sonda Magellano Data la scarsa penetrabilità della spessa atmosfera, Venere è conosciuto più grazie alle onde radio che alle onde visibili. Merito di studi compiuti con radiotelescopi terrestri e con sonde automatiche che, arrivate nei pressi del pianeta, hanno preso a scandagliarlo con degli impulsi radio a lunghezze d’onda alle quali l’atmosfera venusiana è più trasparente, con una tecnica concettualmente simile a quella usata dal sonar di un sottomarino. Misurando il tempo di ritorno delle onde radio inviate sul pianeta le sonde hanno potuto discernere le zone a quota elevata da quelle depresse.

Il risultato è stato l’ottenimento di una mappa radio di circa il 99% della superficie del pianeta, che ha mostrato come le differenze altimetriche siano poco pronunciate. Circa il 65% del pianeta è coperto da pianure ondulate e il dislivello medio fra zone sopraelevate e depressioni si colloca intorno a un paio di Km soltanto, probabilmente a causa dell’elevata pressione atmosferica. Ciò nonostante si possono individuare alcuni “continenti” che emergono al di sopra del livello medio (mancando l’oceano su Venere non esiste un livello del mare e pertanto il livello zero è assunto convenzionalmente a una distanza di 6.051 Km dal centro del pianeta): Ishtar Terra, Aphrodite Terra, Alpha Regio e Beta Regio.

Suggerimenti