Dossier

Un viaggio nel sistema solare. Parte prima

Non solo torrido

Data la vicinanza al Sole si potrebbe pensare a Mercurio come a un luogo uniformemente torrido, con temperature di centinaia di gradi in ogni punto della sua superficie. Ma ciò non avviene per due motivi: il primo è che Mercurio è poco inclinato rispetto alla perpendicolare al piano della sua orbita; mentre è noto che la Terra ha l’asse inclinato di 23° 27’ rispetto alla perpendicolare al piano dell’orbita, per Mercurio questa inclinazione vale soltanto 2°. Ciò comporta minime variazioni stagionali di insolazione; il Sole cioè si trova quasi sempre a perpendicolo sull’equatore o poco distante e pertanto le regioni polari rimangono quasi costantemente in ombra o con il Sole bassissimo sull’orizzonte. Ecco allora che lì la temperatura può scendere anche di parecchi gradi sotto lo zero e, addirittura, c’è chi pensa che in qualche cratere al riparo dai raggi solari ci possa essere del ghiaccio.

Ma c’è una seconda ragione per cui Mercurio non è uniformemente torrido: l’assenza dell’atmosfera. La debolissima atmosfera mercuriana non è in grado, infatti, di conservare e ridistribuire il calore accumulato dal Sole; ecco quindi che mentre l’emisfero che riceve la luce del Sole si trova effettivamente a temperature molto alte - oltre i 300° che diventano anche 400° nelle zone equatoriali - nell’emisfero in ombra la temperatura scende rapidamente a –170° perché in assenza di atmosfera le rocce restituiscono molto rapidamente all’esterno il calore accumulato.

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