Dossier

Un viaggio nel sistema solare. Parte prima

La tenue atmosfera marziana

Marte ha un’atmosfera molto rarefatta, a causa soprattutto delle sue piccole dimensioni, che non lo rendono capace di trattenere i gas più leggeri. Già dalle prime osservazioni compiute da Terra si era capito che Marte non doveva avere un’atmosfera consistente; osservando Marte passare davanti a una stella lontana, infatti, si può notare come la luce della stella sparisca di colpo mentre dovrebbe calare più gradatamente se attraversasse degli strati densi di atmosfera.

La certezza si ebbe con le prime missioni automatiche, in particolare le statunitensi Mariner 4, 6, 7 e 9 che, a cavallo fra gli anni ’60 e ’70, confermarono la presenza di un’atmosfera debolissima, pari a circa 6-7 millibar (1/160 di quella terrestre) e una composizione in cui prevale l’anidride carbonica (95% del totale), seguita da azoto (2.7%), argo (1.6%), ossigeno (0.13%) e vapore acqueo (0.03%).

Con un’atmosfera così rarefatta, soggetta inoltre a variazioni stagionali consistenti, la temperatura non può essere molto accogliente. Infatti la temperatura media del pianeta si aggira intorno ai –60°, con punte di –130° e picchi massimi di 20-22° toccati in località vicine all’equatore, in prossimità del mezzogiorno nelle giornate di piena estate.

Inoltre un’atmosfera del genere compromette quasi tutte le probabilità di sviluppo della vita, almeno sulla superficie; in assenza dello strato di ozono lo schermo offerto contro i terribili raggi ultravioletti è infatti praticamente nullo. Ciò nonostante alcuni ritengono che qualche forma di vita elementare possa resistere sotto la protezione del terreno o, almeno, che possa essere esistita un tempo quando (forse) le condizioni ambientali del pianeta erano molto diverse.

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