Dossier

Un viaggio nel sistema solare. Parte prima

La cromosfera

Nel suo ciclo di attività il Sole attraversa periodi relativamente “quieti” e periodi più turbolenti, in cui si verificano delle vere e proprie esplosioni dell’attività solare. Esse sono spesso associate alla comparsa di un gran numero di macchie solari, e quindi a fenomeni magnetici.

I fenomeni più evidenti avvengono nella cromosfera, un sottile strato di gas molto caldo che si estende per circa 15.000 Km al di sopra della fotosfera. Osservata con dei filtri speciali, come quelli che rendono visibile la riga rossa di assorbimento dell’idrogeno neutro (filtri H-alfa), appare come un sottile anello rossastro cosparso di piccole fiammelle, dette spicole.

È nella cromosfera che avvengono i fenomeni più spettacolari, come le protuberanze. Si tratta di getti di gas di forma arcuata che, seguendo le linee di forza del campo magnetico solare, possono arrivare a qualche centinaio di chilometri di estensione e la cui vita può essere molto effimera o perdurare anche qualche mese. Se osservati sul disco solare esse appaiono come dei filamenti più scuri che si stagliano sulla fotosfera ed è proprio con questo nome – filamenti – che vengono allora chiamate.

Sempre nella cromosfera si osservano i brillamenti solari o “flares”, i fenomeni più energetici che avvengono sulla nostra stella e che comportano un rilascio esplosivo sia di energia (precedentemente immagazzinata nei campi magnetici che originano le macchie solari) che di particelle cariche. Sono proprio i brillamenti, infatti, i responsabili delle cosiddette tempeste magnetiche in grado di perturbare anche il campo magnetico terrestre e i nostri sistemi di telecomunicazioni.

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