Dossier

Un viaggio nel sistema solare. Parte prima

Un deserto vulcanico

Immagini del suolo di Venere riprese dalla sonda russa Venera 13. Le pochissime immagini inviateci dalle sonde sovietiche Venera che sono riuscite a raggiungere il suolo a cavallo fra la metà degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80 e a funzionare quel tanto che basta da scattare qualche foto mostrano un paesaggio desolato e desertico, le cui rocce non presentano però grosse sorprese agli occhi di un geologo: si tratta di basalti, tipiche rocce magmatiche effusive, prodotte dalla solidificazione della lava.

Ciò rappresenta un chiaro segnale che su Venere l’attività vulcanica deve esser stata estremamente importante, anche se nulla si può dire sulla situazione attuale, in particolare sull’esistenza di vulcani ancora attivi ai giorni nostri. Pare che circa l’85% del pianeta sia costituito da desertiche colate laviche. Ma, a differenza dei nostri deserti, al livello del suolo venusiano il vento è praticamente assente o al più si agitano delle brezze leggere perché l’atmosfera è troppo densa e una circolazione ventosa di un certo rilievo avviene solo ad alcuni Km di altezza.

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