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La Stazione Spaziale Internazionale

Il sistema cardiovascolare

I satelliti sono sottoposti a massicci bombardamenti da parte di raggi gamma, di raggi X e di particelle molto energetiche ("radiazione ionizzante"), che possono provocare dei malfunzionamenti. Per misurare la dose di radiazione ionizzante raccolta dal Telescopio Spaziale Hubble sono stati messi a punto dei chip di silicio collegati a dei trasmettitori che inviano l'informazione alle stazioni di controllo, a terra, in tempo reale. In che modo questa tecnica così legata all'ambiente spaziale può essere utile?

Hubble Space Telescope

Il fatto è che la produzione del dosimetro è molto economica. Ed essendo un dispositivo microelettronico, può essere messo in comunicazione via radio o via cavo a delle centrali di controllo che si trovano lontano dal luogo in cui viene effettuata la misura.

Il pensiero corre immediatamente alle centrali nucleari, ma c'è di mezzo anche la salute di chi con le centrali nucleari non ha niente a che fare.

Quando le arterie sono bloccate da accumuli di colesterolo, infatti, i medici intervengono impiantando dei piccoli cateteri che mantengono il condotto aperto, in modo da evitare un attacco di cuore. Tuttavia, oltre il 40% dei pazienti deve sottoporsi più di una volta a questo trattamento, che non risolve il problema alla base.

Una cura alternativa in fase di sperimentazione prevede il bombardamento dell'arteria, subito dopo l'inserimento del catetere ("brachiterapia vascolare"). I risultati suggeriscono che, dopo un trattamento del genere, l'arteria è meno predisposta a ricadute. A questo punto è chiaro dove lo spazio può dare una mano alla medicina: misurando e controllando in modo preciso la dose di radiazione a cui il vaso sanguigno è stato sottoposto.

E questo è possibile grazie al dosimetro nato per il Telescopio Spaziale Hubble e opportunamente miniaturizzato.

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