Dossier

La Stazione Spaziale Internazionale

Agricoltura

Se un ciclamino potesse scegliere se fiorire sulla Terra o fiorire sulla Luna, la decisione non sarebbe certo difficile: la fertilità della Terra è senza dubbio molto maggiore di quella dell'arido suolo lunare.

Lo studio della differenza tra la crescita di colture di piante sulla Terra e su un terreno con caratteristiche chimiche e fisiche analoghe a quelle tipiche del nostro satellite ha permesso agli scienziati di mettere a punto un particolare suolo artificiale in grado di competere con le migliori coltivazioni idroponiche. Coltivazioni,

quest'ultime, realizzate su materiali imbevuti di sostanze nutritizie che, sebbene di grande efficacia, richiedono un enorme dispendio di acqua per l'irrigazione e un massiccio utilizzo di infrastrutture come pompe e condotti.

La preparazione del suolo artificiale, invece, è basata sulle caratteristiche di un minerale comune, lo zeolite, in grado di assorbire sostanze nutritive e di rilasciarle dopo un certo intervallo di tempo.

Basterà dunque "caricare" il terreno da coltivare con la mistura giusta di zeolite e sostanze nutritive e lasciare che lo zeolite faccia il proprio lavoro. E tutto questo senza il rilascio di quelle sostanze inquinanti che siamo soliti associare con i fertilizzanti.

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