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Dall'agricoltura tradizionale al biologico. I perché di una scelta possibile e un esempio dal territorio torinese.

Dall'agricoltura tradizionale al biologico. I perché di una scelta possibile e un esempio dal territorio torinese.

Nel 1991 la Comunità Europea promuove un disciplinare che definisce i parametri da rispettare per fare agricoltura biologica. Da allora sono sempre di più le aziende agricole che ogni anno mettono in atto il processo di conversione dal cosiddetto “metodo convenzionale”, a dimostrazione che produrre nel rispetto dell’equilibrio agroambientale non è solo possibile, ma anche vantaggioso.

Peperoni L’agricoltura biologica propriamente detta nasce in Europa con una normativa comunitaria, il Regolamento (CEE) n° 2092/91, che definisce i processi e il metodo di produzione biologici e stabilisce i parametri necessari per ascrivere i prodotti agricoli e i loro derivati alla categoria “biologico”. Questo metodo di coltivazione si basa su due assunti fondamentali: la conservazione della biodiversità e la produzione di frutta e verdura senza residui di fitofarmaci e concimi chimici.

La conservazione della biodiversità è garantita da pratiche che non determinano nell’ambiente esternalità negative, cioè che non hanno impatto negativo sulla qualità di suolo, acqua e aria e che non alterano l’equilibrio dell’ecosistema. La produzione senza residui di natura chimica è possibile grazie all’impiego di fertilizzanti organici, di pratiche agronomiche come le rotazioni colturali e di preparati di origine naturale o di insetti cosiddetti “antagonisti” per la lotta ai parassiti delle piante.

OrtòBio3 Tuttavia è doveroso richiamare l’attenzione sul fatto che l’agricoltura biologica non garantisce un impatto ambientale pari a zero e prodotti assolutamente privi di scorie: l’insediamento di una coltura determina infatti comunque un’alterazione nell’equilibrio di un ecosistema e il regolamento prevede altresì, con le dovute limitazioni e cautele, l’impiego di alcuni composti di sintesi.

È possibile effettuare un approfondimento sul tema consultando il dossierDue modelli di agricoltura: convenzionale e biologico.

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