Dossier

La ricerca sulle staminali: risultati, prospettive, prerequisiti - Parte II

Riflessioni

A causa della riduzione dei fondi governativi negli Stati Uniti, lo sviluppo di prodotti a base di cellule staminali embrionali umane avviene primariamente nell’industria e non nelle università. Al contrario di altre rivoluzionarie e paradigmatiche tecnologie, come il DNA ricombinante o gli anticorpi monoclonali, che sono stati ampiamente studiati nei laboratori universitari prima di essere sviluppati dall’industria, la ricerca sulle cellule staminali embrionali umane e lo sviluppo dei prodotti è attualmente sottosviluppato nel settore biotecnologico americano.

L’aumento della collaborazione tra industria ed università e l’applicazione di programmi quadro che finanziano la ricerca accademica sulle cellule staminali embrionali sono priorità impellenti prima che anche il mondo accademico europeo si ritrovi permanentemente dietro quello industriale, come sta avvenendo negli Stati Uniti.

- La posizione dell’Ufficio Brevetti Europeo (EPO) sulla brevettabilità delle cellule staminali embrionali umane è contrastante a quella della maggior parte del resto del mondo – persino degli Stati Uniti – a causa di obiezioni morali. Questa posizione dovrebbe essere revisionata il prima possibile se l’Unione Europea vuole attrarre seriamente la presenza di industrie interessate alla ricerca sulle cellule staminali embrionali umane sul suo territorio. La Corte di Appello Allargata dell’EPO dovrebbe risolvere questo problema rapidamente.

- Un clima politico non unificato ha prevenuto la nascita di infrastrutture tecniche per supportare, caratterizzare e disseminare la tecnologia delle cellule staminali embrionali umane in Europa. Questo dovrebbe (1) essere una risorsa centrale perla caratterizzazione e il mantenimento delle linee cellulari (una banca di cellule staminali embrionali umane); (2) un meccanismo consolidato per condividere la conoscenza, le linee cellulari, i reagenti e che migliorano la collaborazione tra i laboratori, tra e all’interno di tutte le nazioni membri dell’Unione Europea; (3) una risorsa di finanziamento dedicata alla realizzazione di corsi di formazione e all’erogazione di borse di studio per la formazione di ricercatori sulla biologia delle cellule staminali embrionali umane; e (4) la definizione degli standard in sede regolamentare, lo sviluppo clinico e la registrazione valida in tutta l’Unione Europea, e non una procedura da applicare paese per paese.

- Dovrebbe essere favorito un programma di educazione pubblica in tutta l’Unione Europea sull’impiego delle terapie basate sulle cellule staminali per il trattamento di malattie croniche, in modo da evitare quello che è accaduto con i cibi OGM.

Suggerimenti