Prospettive
Esistono due vie concettualmente differenti per utilizzare le cellule staminali per riparare i neuroni: il trapianto di cellule e la stimolazione della neurogenesi di precursori cellulari o cellule staminali endogene.
Sono state candidate diverse patologie neurologiche per la cura con il trapianto di cellule, ma la maggior parte degli studi e dei progressi sono stati fatti per il morbo di Parkinson. I pazienti sono stati trapiantati con tessuti derivanti dal mesencefalo ventrale di feti umani abortiti, contenenti neuroni dopamminergici, i neuroni prevalentemente danneggiati nel morbo di Parkinson, e sono stati ottenuti risultati promettenti (3).
In alcuni studi, i pazienti hanno ricevuto un sostanziale beneficio dai trapianti, mentre altri studi sono stati meno incoraggianti o hanno persino evidenziato la presenza di effetti collaterali indesiderati, indicando che è necessario sviluppare ulteriormente questo tipo di strategia terapeutica. Le cellule staminali potrebbero, in teoria, essere una fonte inesauribile di neuroni per i trapianti (4).
Si possono considerare diverse fonti di cellule staminali, le più studiate al momento in questo contesto sono quelle embrionali e le cellule staminali neuronali fetali. Studi condotti in animali, utilizzando cellule embrionali staminali o staminali neuronali fetali, hanno supportato il concetto di terapia di sostituzione a base di cellule staminali per il morbo di Parkinson (4).
Probabilmente, il beneficio più intuitivo delle terapie a base di cellule staminali per il tessuto neuronale è la sostituzione in caso di perdita di neuroni. Le cellule staminali neuronali potrebbero mediare effetti benefici in modo indiretto agendo sulle cellule residenti.
Le cellule staminali neuronali trapiantate possono produrre fattori neurotrofici, che possono promuovere la sopravvivenza dei neuroni o avere effetti immunomodulatori. In ogni caso, il trapianto di cellule staminali nei modelli animali di malattie metaboliche suggeriscono che le cellule staminali o le loro progenie, potrebbero ridurre sostanzialmente l’accumulo di prodotti tossici. Un’alternativa attraente al trapianto delle cellule è l’induzione di cellule staminali o precursori residenti a produrre nuove cellule.
Questo approccio potrebbe avere il vantaggio di essere potenzialmente non invasivo e utilizzare le cellule dello stesso paziente, senza necessità di trattamenti immunosoppressivi. Questo potrebbe apparire a prima vista una sfida molto intrigante, in quanto ci sono diversi passaggi da considerare quali la proliferazione cellulare, il differenziamento e la migrazione che devono funzionare in modo appropriato. Comunque, sembra che il tessuto del cervello adulto sia in grado di mantenere i segnali necessari.
Inoltre, molti farmaci comunemente prescritti in psichiatria per la neurogenesi, potrebbe contribuire parzialmente all’effetto terapeutico. Forse l’approccio più intrigante per la neurogenesi è il potenziamento di questo processo nelle regioni che normalmente sono deputate alla neurogenesi. La caratterizzazione delle vie molecolari che normalmente controllano i diversi passaggi per la generazione dei neuroni nel cervello adulto hanno suggerito metodi per aumentare questo processo.
Un importante indicazione del fatto che questo approccio potrebbe essere effettivamente efficace per le patologie neurologiche arriva dagli studi di Nakatomi e collaboratori. Hanno dimostrato che la somministrazione del fattore di crescita dell’epidermide (EGF, dall’acronimo inglese epidermal growth factor) e del fattore di crescita dei fibroblasti (FGF, dall’acronimo inglese fibroblast growth factor) promuove la proliferazione dei precursori/cellule staminali dal ventricolo laterale, che ha come conseguenza la sostituzione dei neuroni e il recupero funzionale dopo un infarto (5). E’ importante notare che la sostituzione neuronale sembra comprendere regioni in cui la neurogenesi non avviene a livelli apprezzabili in condizioni normali.
- Molti studi suggeriscono che il trapianto di cellule potrebbe essere efficace per la cura del Parkinson.
- I neuroni derivati dalle cellule staminali embrionali riducono in sintomi in modelli animali di malattie neurologiche.
- Lo stimolo farmacologico della neurogenesi da parte delle cellule staminali endogene offre un approccio non invasivo per il recupero neuronale.