Dossier

La ricerca sulle staminali: risultati, prospettive, prerequisiti - Parte II

Il punto della situazione

Esistono numerosi studi nella letteratura scientifica relativi a risultati di esperimenti sulla veicolazione delle cellule staminali in modelli animali di malattie. In molti casi gli studi sono stati ben condotti, interpretati in modo attento e sottoposti alla revisione stringente che è lecito aspettarsi. In molti casi i risultati hanno suggerito anche possibili effetti benefici per l’uomo.

I report recentemente pubblicati indicano anche il miglioramento della funzionalità quando le cellule staminali da midollo osseo sono inserite nella corda spinale dei ratti. Altri studi suggeriscono che, in modelli d’infarto nel ratto, la somministrazione di cellule staminali induce un buon recupero. Gli studi sulla somministrazione di cellule staminali nei ratti e nei topi, modelli rispettivamente di malattie cardiache/vascolari e artrite, sono in corso d’opera. Risultati preliminari indicano risultati positivi.

Tutte queste ricerca contribuiscono alla rapida crescita della banca dati delle cellule staminali ed è fondamentale che questo lavoro sia supportato e sia permesso il suo proseguimento. E’ necessaria cautela, comunque, e c’è ancora una lunga strada davanti. Con qualsiasi terapia in fase di sviluppo, abbiamo bisogno di conoscere a fondo quello che riguarda l’ambiente che circonda le cellule staminali.

I buoni risultati ottenuti nei ratti non sono necessariamente trasferibili in buoni risultati nell’uomo. Inoltre, conosciamo quasi nulla sugli effetti a lungo termine delle cellule staminali in un ospite immunocompetente. C’è la possibilità che le cellule staminali possano formare dei tumori o tessuto sbagliato nel posto sbagliato (tessuti ectopici). Al momento, ci sono pochissime evidenze in merito al fatto che queste problematiche possano rappresentare un problema reale, ma bisogna essere cauti e continuare la ricerca con studi a lungo termine disegnati per valutare l’effetto cronico della terapia a base di cellule staminali.

Un’altra area di interesse è la ricerca sul problema dell’esaurimento delle cellule staminali in determinate malattie, specialmente negli anziani. Le cellule staminali presenti nel tessuto adulto agiscono con un preciso meccanismo di riparazione. Sono mobilizzate e diventano attive in seguito al danno tissutale, come risultato di un trauma o di una malattia. Quando un osso si frattura, le cellule staminali nel midollo osseo migrano nel sito del danno, differenziano in cellule ossee e partecipano al processo di riparazione. Alcune malattie degenerative, in cui l’abilità di riparare il tessuto danneggiato è ridotta, potrebbero derivare da una riduzione della popolazione delle cellule staminali o della loro funzionalità. Per esempio, è stato dimostrato che gli individui affetti da osteoartrite cronica, che necessitano di sostituzione totale chirurgica delle giunture, hanno gravi compromissioni nelle cellule staminali del midollo osseo. Altri ricercatori hanno dimostrato che, in topi soggetti all’aterosclerosi, la popolazione di cellule staminali nel sangue è ridotta. Queste osservazioni hanno condotto all’idea che alcune di queste malattie degenerative possano essere causate dall’esaurimento delle cellule staminali. Per ragioni ancora non note al momento, questi individui hanno un ridotto o compromesso funzionalmente della già povera riserva di cellule staminali. Questa teoria, anche se preliminare, è attraente e potrebbe aiutarci a comprendere molto in merito ai meccanismi che stanno sotto lo sviluppo delle malattie. Se la teoria fosse corretta, si potrebbe suggerire che la terapia a base di cellule staminali, applicata precocemente nella vita, potrebbe ridurre la suscettibilità alle malattie degenerative in un secondo momento.

- Molti studi attendibili hanno dimostrato il beneficio della terapia a base di cellule staminali in modelli animali in una varietà di malattie umane. Questa terapia si è dimostrata essere una promessa in poche applicazioni negli uomini, ma il settore si trova ad uno stadio molto precoce di sviluppo.

- Il differenziamento e la plasticità (la capacità di trasformarsi in altri tipi cellulari) sono solo parzialmente noti, come anche la stabilità a lungo termine delle popolazioni di cellule staminali trapiantate.

- La teoria dell’esaurimento delle cellule staminali, nonostante richieda molta più ricerca, suggerisce una spiegazione per alcune malattie degenerative a livello di rinnovo cellulare.

Suggerimenti