Dossier

I frutti della terra

Peperone

Con molta probabilità il nome di questo ortaggio è stato dato per ricordare il sapore piccante dei suoi frutti: gli spagnoli lo chiamavano “pepe del Brasile”, paese in cui probabilmente furono trovate le prime piante allo stato spontaneo.

Il suo arrivo in Europa avvenne solo nel 1500, in seguito alla scoperta del nuovo continente americano. All’inizio utilizzato a solo scopo ornamentale, come molte piante esotiche allora sconosciute, divenne ben presto un alimento comune.

peperone Il peperone – Capsicum annuum - appartiene alla famiglia delle Solanacee, che comprende anche altri ortaggi molto comuni sulle nostre tavole, come il pomodoro, la patata e la melanzana.

Pur essendo di origine tropicale, il peperone può essere coltivato in climi temperati, con temperature mai troppo basse e assenza di venti. Per le sue caratteristiche è dunque una coltura che si presta molto bene all’allevamento in serra, come dimostrano le massicce produzioni che si ottengono oggi in zone a clima freddo, come l’Olanda.

Grazie ad un periodo di fioritura che dura qualche mese, sulla pianta di peperone è possibile osservare sia fiori che frutti a diversi stadi di sviluppo e maturazione.

Il frutto del peperone è una bacca cava, di forma e colore molto diversi. Ci sono peperoni di forma allungata, altri tondeggianti, altri ancora quasi cubici, con tre o quattro lobi arrotondati. Il colore spazia dal rosso, al giallo e al verde intenso, con cultivar a frutti arancioni o scuri. a causa delle numerose varietà e cultivar oggi in commercio.

All’interno della polpa carnosa e croccante che forma la bacca, ci sono i piccolissimi semi, per la maggior parte localizzati in un tessuto spugnoso bianco, alla base del frutto, sotto il robusto peduncolo che la tiene attaccata alla pianta.

Il peperone è un frutto molto ricco in vitamine del gruppo A, B e C. Il suo contenuto in vitamina C supera quello degli agrumi e del pomodoro.

Il sapore piccante è dovuto alla presenza di capsicina, un alcaloide che si concentra soprattutto nella placenta, il tessuto bianco e membranaceo attaccato nella parte interna del frutto.

La presenza di capsicina, molto elevata nei cosiddetti peperoncini piccanti, si misura con la scala Scoville. Nel peperone dolce, adatto al consumo fresco, ci sono da 0 a 500 unità Scoville di capsicina, nella varietà Habanero, il peperoncino più piccante al mondo, si raggiungono le 300.000 unità.

La paprika è una spezia che si ottiene da particolari varietà di peperone dolce, che vengono fatte essiccare, ridotte in polvere e mescolate con farina di frumento. Il maggior produttore mondiale di questo condimento aromatico è l’Ungheria.

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