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Colture tipiche piemontesi, risorse genetiche da mantenere

Colture tipiche piemontesi, risorse genetiche da mantenere

Oggi sono disponibili gli strumenti per indagare a livello scientifico le diversità genetiche e biologiche delle specie vegetali che nel corso del tempo sono diventate colture tipiche di un territorio. E diventa possibile conservare le risorse genetiche che hanno interesse dal punto di vista agronomico in zone limitate e che costituiscono un patrimonio su cui puntare per il mantenimento della biodiversità e per lo sviluppo di attività economiche correlate.

Le tecnologie oggi disponibili rendono possibile conservare le risorse genetiche che hanno interesse dal punto di vista agronomico in zone limitate e che costituiscono un patrimonio su cui puntare per il mantenimento della biodiversità e per lo sviluppo di attività economiche correlate.

La tipicità è un requisito che, attribuito ad un alimento, riunisce significati diversi: in generale si riferisce a particolari qualità organolettiche, ma spesso esprime il forte vincolo che può esistere tra un prodotto ed una serie di fattori ambientali, storici, culturali, di tecniche di lavorazione. La materia prima delle produzioni tipiche è molto spesso un vegetale che è stato selezionato nel tempo in quanto meglio adattabile ad un’area geografica delimitata. Usi e tradizioni locali hanno fatto nascere e consolidare, per ciascuna varietà coltivata, anche tutte le pratiche che accompagnano la buona riuscita della coltura, ovvero i trattamenti, le lavorazioni, le operazioni colturali, i metodi di raccolta e di conservazione più adatti.

Il mantenimento di queste varietà tipiche, che nel passato è stato possibile grazie all’opera di volenterosi coltivatori, è diventato un’obiettivo ed un’esigenza delle politiche agricole attuali. Oggi è possibile grazie a capillari attività di reperimento delle risorse genetiche rare, alla possibilità di conservarle sia come semi che come collezioni viventi, al lavoro di caratterizzazione e valorizzazione del loro germoplasma attraverso le tecniche di miglioramento genetico e l’ausilio di biotecnologie.

In Piemonte il lavoro per preservare genotipi tipici si svolge su numerosi filoni “verdi”, perchè l’agricoltura e l’arboricoltura regionale sono ricche di specie . Gli obiettivi di tali interventi sono molteplici: mantenimento delle biodiversità, incentivazione di processi produttivi utili all’economia locale, conservazione del patrimonio culturale autoctono, contributo al soddisfacimento della neonata “coscienza ecologica” delle persone.

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