Dossier

I frutti della terra

Fico

La pianta del fico si trova allo stato spontaneo in tutte le zone che circondano il Mediterraneo. Non cresce però solo lungo i litorali, ma vegeta bene anche nelle zone soleggiate e riparate.

La sua diffusione comprende tutta l’area mediterranea, anche se la specie è originaria dell’Anatolia e della Siria. Di qui passò poi in Asia occidentale e in Africa settentrionale, come testimonia la descrizione della morte della regina Cleopatra che, in una delle numerose leggende, si narra fu uccisa dal morso di serpenti velenosi nascosti in un cesto pieno di fichi maturi.

Il fico - Ficus carica - si presenta come albero o arbusto. Le sue foglie hanno una forma caratteristica, con profonde introflessioni che danno forma a 5 lobi molto diversi tra loro.

Dal picciolo delle foglie e dall’apice dei frutti, quando staccati dalla pianta, esce un latice biancastro: è un prodotto del metabolismo della pianta, contenente molte sostanze tra cui enzimi, che viene secreto da particolari cellule allungate e si accumula nei vacuoli cellulari.

fico I fiori, piccolissimi, sono contenuti in un sacchetto carnoso – il ricettacolo - che, dopo l’impollinazione, si accresce, diventa molle e sugoso e forma quello che comunemente si chiama frutto ma che, in effetti, è un’infruttescenza ed un falso frutto.

I veri frutti sono i piccolissimi acheni che tappezzano l’interno dell’infruttescenza, mischiati alla polpa, che ha origine dai residui dei fiori.

L’impollinazione avviene ad opera di un piccolissimo insetto, l’imenottero Blastophagapsenes, il cui ciclo di sviluppo si svolge completamente all’interno del ricettacolo carnoso.

Per favorire l’impollinazione si pratica la caprificazione, che prende il suo nome dal termine caprifico o fico selvatico. Essa consiste nell’appendere dei frutti di caprifico, ricchi di insetti e polline, alle piante di fichi coltivati, per favorire le fecondazioni.

I fichi sono utilizzati allo stato fresco, per il consumo diretto, o conservati con diverse tecniche, come l’essiccazione.

I frutti freschi hanno un contenuto zuccherino che va dal 15 al 20%, in quelli secchi il contenuto sale a circa il 60% mentre l’acqua si riduce a tre quarti di quella iniziale. In questo modo i frutti, in pratica inattaccabili da funghi e batteri, possono essere conservati per lunghissimi periodi.

Suggerimenti