Banana
Come molti altri frutti tropicali, la banana non ha una spiccata stagionalità. Giunge sulle nostre tavole da terre lontane, situate lungo tutta la fascia climatica compresa tra i due tropici. Il trasporto avviene via nave, in celle frigorifere, spesso dotate di atmosfera controllata, per prolungare la conservazione delle derrate.
I Paesi maggiori produttori sono l’India, il Brasile, l’Ecuador e l’Indonesia; i maggiori esportatori, soprattutto verso l’Europa, sono l’Ecuador, la Costa Rica, la Colombia e le Filippine. In molti di questi Paesi e in Africa le banane costituiscono anche un’importante fonte alimentare per le popolazioni locali.
L’origine della pianta del banano -
Il banano è una pianta erbacea, in cui le foglie, grosse e consistenti, sono riunite, attraverso le guaine, a formare una specie di tronco. Spuntano alla sua sommità, in tutta la loro maestosità dovuta alle dimensioni davvero impressionanti: anche 3 metri di lunghezza per 50 centimetri di larghezza. Il fusto è un rizoma e perciò si trova sottoterra.
Il rizoma è in grado di emettere parecchi polloni, ovvero fusti giovani, caratteristica che è sfruttata per rinnovare le coltivazioni ed avere sempre nuove piante in produzione. I polloni spuntano quando i frutti giungono a maturazione: in meno di un anno i nuovi germogli crescono, raggiungono il pieno sviluppo e riescono già a fruttificare. Concluso il ciclo vegetativo, muoiono.
Dalle foglie spunta una lunga infiorescenza pendente, composta da tanti piccoli fiori giallicci disposti a spirale. I fiori, fecondati o no, danno origine alle banane, che, disposte all’insù, formano i cosiddetti caschi.
La banana è un frutto detto capsula, è bislungo ed è leggermente arcuato. La buccia è coriacea e la polpa carnosa. È molto energetico perché il contenuto in zuccheri raggiunge anche il 20%; contiene vitamine (gruppo B e C) e sali minerali, come il potassio, il ferro ed il fosforo.
Il banano, oltre che per il frutto, è una pianta preziosa anche per altri utilizzi. Le fibre di cui sono ricche le foglie servono alla produzione di carta, tela e cordami. Le foglie stesse sono utilizzate per la copertura di capanne.