Dossier

Scienza, paranormale e pseudoscienza

Il ruolo dei prestigiatori nelle indagini e nei controlli

Anche i fenomeni paranormali più strabilianti scompaiono quando vi sono dei controlli adeguati, in particolare quando al controllo partecipano anche degli esperti prestigiatori. Finora nessun sensitivo, veggente, telepate, o qualsiasi capacità paranormale si attribuisse, è mai riuscito a dimostrare sotto controllo di avere poteri paranormali. Ricordiamo che col termine “dimostrazione” non si intende “trovare qualcuno che ci crede” o “trovare qualcuno che dice che è vero”. Altrimenti di dimostrazioni ve ne sarebbero a iosa.

Per dimostrazione si intende verificare sperimentalmente che qualcosa accade, con metodo scientifico. Oppure con metodo sportivo, se preferite. Non basta dire che si sono corsi i 100 metri in 6 secondi, e sperare così, creduti sulla fiducia, di ottenere la medaglia e il primato mondiale. Bisogna accettare la prova sportiva, sotto il controllo di un cronometro.

Potrebbe sembrare strano, a prima vista, che non bastino scienziati, psicologi o medici per indagare questo tipo di fenomeni o l’efficacia di certe pseudoscienze. Purtroppo negli esperimenti di parapsicologia capita molto facilmente che i sedicenti sensitivi cerchino di imbrogliare lo sperimentatore per ottenere buoni risultati. Gli scienziati, abituati ad avere a che fare con fenomeni naturali, non hanno l’abilità né l’esperienza per evitare un inquinamento delle prove. (Ne è un esempio lampante quanto accaduto nel Progetto Alpha.)

I prestigiatori invece, che proprio per mestiere imbrogliano (onestamente) il loro pubblico, sono le persone più adatte per assicurare certe condizioni di controllo. Ed è a dir poco rivelatore il fatto che i sensitivi perdano completamente ogni loro abilità non appena si trovano di fronte a un prestigiatore, tanto che esiste un premio in denaro, proposto proprio da un prestigiatore: la sfida di Randi.

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