Dossier

Scienza, paranormale e pseudoscienza

Il rasoio di Ockham taglia le pseudoscienze

Le pseudoscienze non usano il rasoio di Ockham, che permette di vagliare le teorie partendo dalle ipotesi più semplici. Anzi, lo usano al contrario, aumentando il più possibile la complessità delle spiegazioni, aumentando gli “enti” oltre qualsiasi necessità.

William de Ockham (1285-1349) scrisse: “Entia non sunt multiplicanda praeter necessitatem”, cioè “Non si devono moltiplicare gli enti oltre la necessità”, ovvero “La pluralità va ipotizzata solo quando è necessaria”.

Come si applica questo concetto al mondo delle pseudoscienze e del paranormale? È semplice: prima di scomodare complicatissime spiegazioni, teorie o ipotesi per descrivere un fenomeno, vale la pena di verificare le ipotesi più semplici. Se la spiegazione più semplice non è quella giusta, allora si passerà alla successiva ipotesi in ordine di complessità.

Si tratta cioè di dare la precedenza alla spiegazione più semplice, caratterizzata da un minor numero di ipotesi, “tagliando via” con il rasoio quelle più lunge e involute.

Facciamo un esempio concreto: nel 1908 lo psicologo polacco Julien Ochorowicz studiò le capacità psicocinetiche della medium sua connazionale Stanislawa Tomczych e, non applicando il rasoio di Ockham, scoprì i “raggi rigidi”.

Ecco come andarono i fatti. Nel corso delle prove effettuate con Stanislawa Tomczych, Ochorowicz vide dei sottili fili collegati alle dita della medium ogni volta che questa faceva levitare forbici, palline, scatole di fiammiferi e altri oggetti. Ipotizzò così che si trattasse di filamenti di origine ectoplasmatica, prodotti dalla medium per potere agire sui corpi materiali. Battezzò i filamenti “raggi rigidi”. Arrivò addirittura a scrivere un saggio in cui paragonava la sua scoperta a quella dei raggi X.

Lo psicologo assistette dunque a esperimenti di psicocinesi nei quali, quando la medium sollevava con la sola forza del pensiero un paio di forbici, comparivano due sottilissime linee bianche che congiungevano le dita della medium con gli occhielli delle forbici.

Vi possono essere varie spiegazioni del fenomeno, alcune più semplici, altre più complesse (che utilizzano quindi l’ipotesi di esistenza di più “enti”).

Spiegazione più semplice: la medium non usa la forza del pensiero ma la tensione di un filo, le sue dita tengono dei sottili fili, oppure dei capelli, con cui solleva le forbici dal tavolo.

Spiegazione più complessa (quella scelta dallo studioso): la medium sta effettivamente sollevando le forbici con la sola forza del pensiero. I fili che si vedono uscire dalle mani sono le proiezioni mentali ectoplasmatiche materializzate dalla medium attraverso la creazione di raggi rigidi.

Cosa dice il rasoio di Ockham? Non certo che l'ipotesi dei raggi rigidi sia da scartare a priori, ci mancherebbe! Dice però che lo scienziato avrebbe fatto bene a verificare prima di tutto che l’ipotesi più semplice fosse falsa, ovvero non ci fossero fili, capelli o altro, passando poi a introdurre nuovi enti, come per esempio l'esistenza dei raggi rigidi.

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