Dossier

Scienza, paranormale e pseudoscienza

Il problema della smentita

Uno dei problemi principali dell’informazione nell’ambito delle pseudoscienze e del paranormale (ma presente anche in altri settori) è che la smentita di un fatto già presentato come vero non fa quasi mai notizia. Le notizie curiose o fantastiche hanno forte impatto e grande risonanza. Poi, se dovessero risultare false a un esame delle fonti e delle prove, e se la redazione del giornale decidesse (caso raro) di avvertire i lettori, la smentita si potrebbe trovare nascosta fra pagina 30 e pagina 40 in un riguardo di qualche centimetro di lato.

Non serve essere guru della TV o del giornalismo per capire che la smentita può raggiungere soltanto una piccolissima parte delle persone che erano state precedentemente male informate. Così molti fatti falsi vengono gridati e spacciati per veri ogni giorno, generando leggende metropolitane e radicando credenze irrazionali. Si pensi alle previsioni degli astrologi, che occupano pagine intere dei giornali sul finire di dicembre di ogni anno. La verifica di quello che azzeccano (davvero istruttiva) passa con molto meno clamore. Se voi organizzaste una festa e poi decideste di annullarla, avvertireste solo l’uno per cento degli invitati?

Ecco alcuni esempi di notizie che hanno avuto per lungo tempo una grande eco nei mass-media e sono poi state smentite con molto minor chiasso.

Il mostro di Loch Ness era un trucco (confessione di uno dei tre autori).

I cerchi nel grano ‘sicuramente non fatti da mano umana’ erano fatti coi piedi da due pensionati inglesi (confessione e dimostrazione pratica degli autori).

Un caso emblematico: molti giornali italiani, nell’estate del 1996, hanno pubblicato la storia di un ragazzo che sarebbe risorto dalla morte cerebrale dopo che la macchina che lo ossigenava era stata spenta. Si è saputo poi che il ragazzo era invece uscito da un coma, non dalla morte, e che il macchinario era stato spento dopo che aveva ripreso a respirare da solo, non prima. La cosa più triste è che la notizia, falsa, venne divulgata dai giornali nonostante la smentita fosse giunta per tempo nelle redazioni. Forse la nostra stampa non ha voluto perdere la ghiotta occasione di vendere più copie raccontando una storia meravigliosa e commovente. È possibile. Pochi però si sono accorti che questi introiti sono stati indirettamente pagati con la vita di alcune persone. Quali persone? Quelle che aspettavano urgentemente una donazione di organi, dato che a partire da quella settimana c’è stato un crollo di donazioni.

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