Dossier

Obesità e nuove terapie

Il grasso al microscopio

Orsetti come cellule Una persona obesa accumula il proprio peso in eccesso in molecole di grasso nel tessuto adiposo. Il tessuto adiposo non è un sacchetto di grasso, ma un organo vero e proprio, che produce ormoni, reagisce agli stimoli esterni e interni e ci aiuta a superare situazioni di stress importanti. Inoltre, riveste i nostri organi proteggendoli dal freddo e dai danni meccanici.

Osservato al microscopio, appare come composto da una serie di goccioline bianche, compresse le une contro le altre. Si tratta delle cellule adipose o adipociti. Ciascuna ha un piccolo nucleo schiacciato dall’enorme riserva di grasso che contiene (principalmente trigliceridi). Si tratta di cellule molte attive, che producono ormoni come la leptina, le adiponectine, le adiposine, la resistina, il PAI-1 e persino il TNF-alfa, una molecola implicata in altri tessuti nelle reazioni infiammatorie e nei tumori.

Nei soggetti obesi le cellule adipose non si trovano solo nei tessuti adiposi classici, ma infiltrano, alterandone la funzionalità, anche alcuni organi, come i reni, e tessuti, come il muscolo, come simbolicamente rappresentato nell’immagine con gli orsetti (gli orsi bianchi rappresentano le cellule adipose che schiacciano quelle muscolari, gli orsi marroni).

Una curiosità: il lieve aumento di temperatura corporea dopo un lauto pranzo (termogenesi postprandiale), è dovuto alla combustione dei grassi all’interno di un tipo particolare di tessuto adiposo, il grasso bruno. A differenza di quello bianco, ha esclusivamente lo scopo di mantenere la temperatura corporea ad un valore adeguato al nostro metabolismo, è molto abbondante nei bambini piccoli e confinato in piccole zone negli adulti. Negli obesi è noto essere atrofizzato.

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