Dossier

Cinquant'anni di DNA - Parte II

DNA come pongo per modellare microscopici oggetti

Gli scienziati sfruttando la capacità del DNA di unirsi automaticamente a filamenti complementari sono riusciti ad ottenere anche strutture bidimensionali e tridimensionali.

Quattro filamenti diversi di DNA adesivi per metà ad una delle molecole e metà ad un’altra, formano una struttura chiamata giunzione Holliday, che si forma anche naturalmente durante la meiosi.

Ognuno dei quattro filamenti presenta un’ulteriore estremità adesiva sporgente, in modo che ogni giunzione di Holliday possa interagire con altre quattro strutture analoghe. In questo modo si formano delle strutture a forma di rete di tipo cristallino e bidimensionali.

Nanotecnologie e DNA bidimensionale

Una struttura tridimensionale del DNA (il cubo a DNA) è stata costruita utilizzando sei diverse molecole circolari di DNA, ciascuna avvolgente i lati di una faccia di un ipotetico cubo. In questo modo su ogni spigolo interagiscono fra di loro due filamenti diversi, complementari solo per quel tratto. Ogni filamento di DNA pertanto interagisce direttamente con altri quattro filamenti.

Nanotecnologie e strutture di DNA tridimensionali

Quindi, la realizzazione di una struttura di DNA di qualsiasi forma è praticamente solo questione di fantasia. Gli scienziati si stanno concentrando sulla realizzazione di reti di DNA, da utilizzare in diverse applicazioni.

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