Dossier

Per rispondere a questa domanda occorre considerare con attenzione alcuni indizi e poi avere diverse gocce di pazzia nel sangue.

Primo indizio, semplice semplice: di che colore è Marte? Rosso, no? Almeno nella mitologia. E come si dice in inglese "rosso"? Red, direte voi. Ma che c'entra?

Che cosa c'entri non è ancora chiaro, ma intanto osserviamo che Fred contiene la parola red, rosso in inglese. E rosso è il pianeta Marte.

Pensate adesso rosso intenso. Che cosa vi viene in mente?

Una fragola? Una ciliegia? Una bandiera? No, siamo del tutto fuori strada. Già, fuori strada. Questa espressione, non vi fa venire in mente qualche cosa di rosso?

Chi scrive non ci avrebbe mai pensato, ma qualcuno dell'Agenzia Spaziale Europea evidentemente sì. Forse perché ha pensato all'aggettivo "express" oppure perché Schumacher, il pilota tedesco della Ferrari, aveva vinto il suo ennesimo titolo mondiale piloti di Formula1. Fatto sta che il rosso del pianeta Marte è stato associato al rosso del bolide di Maranello.

Ecco che Fred diventa l'elemento di congiunzione fra queste due sfide tecnologiche così diverse: Fred, F-red, Ferrari red. Rosso Ferrari, insomma.

Esatto: Fred è il nome con il quale è stato ribattezzato il particolare punto di rosso che caratterizza la Ferrari.

E per festeggiare la sponsorship reciproca, è stato preparato un minuscolo contenitore sferico, che è stato poi riempito della vernice color Fred preparata apposta per una Ferrari di Formula 1. E il contenitore è stato integrato nella navicella, così che al momento del lancio anche un pezzetto di Ferrari, o almeno del suo colore, partirà alla volta di Marte, per inserirsi in un'orbita quasi polare circa sei mesi dopo.

Potenza, tristezza della pubblicità.