Dossier

Il web 2.0

Remixare: machinima e mash up

Henry Jenkins nel suo libro Cultura Convergente presenta un'analisi approfondita di quello che è il rapporto tra i vecchi media - in particolare la televisione - e i nuovi media.

Osserva quella che lui chiama una convergenza: invece di una sostituzione del vecchio con il nuovo, si assiste ad una contaminazione transmediale in cui l'utente ha un ruolo attivo.

Le serie televisive e i film diventano uno spunto per creare community online dove si discute e si aprono vere e proprie cacce al mistero, come quelle intorno al film Matrix, ricco di citazioni nascoste che sono state scovate una ad una dai fans.

Nel contempo, queste community diventano un sistema dialogativo di riferimento per chi crea programmi televisivi: negli Stati Uniti, per esempio, per alcune trasmissioni simil-reality, ma il cui finale era prestabilito, si sono aperte vere e proprie sfide tra il produttore, che diffondeva messaggi per dirottare le ricerche e i telespettatori, che si ingegnavano per scovare informazioni in grado di rivelare il finale.

Esempio di videoclip realizzato con la tecnica machinima Tra i fenomeni che più si sono diffusi in rete tra le nuove generazioni ci sono i machinima, contrazione di machine e animatin (macchine animate). Si tratta di animazioni 3D realizzate registrando i videogames durante il gioco con appositi motiri grafici tridimensionali. Si tratta di una tecnica che richiede pochissima esperienza tecnica, alla portata di qualsiasi ragazzo intraprendente. In pratica, i ragazzi sfruttano i videogames per creare cartoni animati per miniserie o per videoclip di canzoni. Sull'onda del successo di questo fenomeno, gli stessi produttori di videogames hanno fornito strumenti per facilitare queste creazioni. Infine, un nuovo filone di produzione si è aperto con Second Life.

Ma questo è solo un esempio di attività di smontaggio di oggetti già esistenti - in questo caso le scene dei videogames - per realizzare nuovi prodotti.

In rete è possibile trovare cartoni animati, filmati, fotografie prodotti con la tecnica dello smontaggio e rimontaggio. Questo metodo è comunemente indicato come mash up.

Il mash up è un fenomeno esteso, che coinvolge non solo gli utenti, ma l'intera creazione dei servizi per il web. Infatti, molti dei nuovi software e dei nuovi servizi disponibili nella rete sono stati creati da programmatori e sviluppatori che hanno smontato delle applicazioni per crearne di ibride con funzioni nuove. E' un esempio di mash up è rappresentato dall'integrazione nelle cartografie di Google maps di informazioni con l'utilizzo di piccoli applicativi (per esempio, l'inserimento di un link ad una foto oppure l'indicazione di tutte le librerie presenti in zona).

Infine, l'intero sistema di bookmarking è un esempio di mash up: gli utenti che utilizzano a pieno le funzionalità dei siti di social bookmarking producono liste di siti preferiti, playlist musicali, librerie virtuali online che sono costruite aggiungendo alla propria parti di quelle degli altri.

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