Dossier

Il web 2.0

La partecipazione

Il web come lo conosciamo oggi è tale grazie alla partecipazione degli utenti nel costruire relazioni, significati e sistemi di classificazione dei contenuti.

I contributi sono di varia natura: tutti possono creare un sito web, soprattutto da quando sono a disposizione siti che permettono di farlo senza competenze tecniche. Ed ecco che sono fioriti siti di informazione sugli argomenti più svariati, dal globale al locale: siti di appassionati di argomenti specifici, singoli individui che promuovono la propria creatività, scuole che diventano centri attivi per la conoscenza del proprio territorio, giornalisti e non che informano il mondo attraverso i loro blog, più informali e personali delle pubblicazioni ma che costituiscono un patrimonio d'informazione senza pari da cui pescano ormai anche i grandi editori.

Questi, è meglio specificare, non sono la gran parte degli utenti del web, che per lo più lo utilizzano per trovare le informazioni, ma si tratta comunque di milioni di persone.

Un secondo modo di partecipare, meno impegnativo e più diffuso, ma estremamente rilevante per il web è la partecipazione ai numerosi sondaggi, la messa in comune dei propri sistemi di catalogazione dei contenuti e le piccole attività di commento ai contenuti.

Ed ecco che la classificazione dei propri siti "preferiti", messa in comune con quella di milioni di altri utenti permette di creare un ordine non prestabilito nella rete, ma che riflette gli utenti che la usano. Un'ordine che può essere utilizzato sia per indagini di mercato, ma, più comunemente per creare strumenti che aiutino sempre di più l'utente a orientarsi nel web.

Così la partecipazione, oltre ad essere foriera della creazione dei contenuti, è il principale sistema che rende oggi la rete un luogo dove è sempre più facile trovare informazioni rispetto a quello che accadeva qualche decina di anni fa, dove l'unico strumento a disposizione erano i motori di ricerca.

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