Dossier

Il web 2.0

Il social bookmarking

Tag Cloud Trovare un’informazione nel web può essere difficile e richiedere molto tempo.

La quantità di informazioni disponibili nella rete è enorme e non sempre l'uso di un motore di ricerca ci porta diretti alla meta, anzi quasi mai. Più frequentemente ci dirotta verso nuovi lidi, altrettanto interessanti ma non pertinenti alla ricerca originaria.

A venirci in aiuto una serie di strumenti che si basano sulla valutazione degli altri utenti della rilevanza e dell'interesse di determinati siti per facilitare e restringere la ricerca (social bookmarking).

In pratica, invece di cercare con Google nell’universo del web, si può restringere la ricerca tra siti precedentemente segnalati da altri utenti, per la qualità o l’interesse dei contenuti. Maggiore è il numero di segnalazioni che un sito ha ricevuto, maggiore è la probabilità di trovarlo nelle nostre ricerche e, quasi sempre, maggiore è la qualità ottenuta.

Esistono molti strumenti di questo tipo, quasi sempre gratuiti, che possono essere usati online oppure scaricati sottoforma di piccoli programmi che lavorano all'interno dei browser.

Oltre alla ricerca tra i siti votati tra gli utenti, questi sistemi permettono di salvare le nostre scelte in modo da poterle consultare ovunque, non solo dal proprio computer, essendo raccolte in una pagina web.

Infine, generalmente consentono di assegnare un punteggio e aggiungere delle recensioni, contribuendo a valorizzare le risorse migliori, a nostro parere, del web. A questo si aggiunge anche una gratificazione sociale per gli utenti che partecipano: generalmente i siti di bookmarking assegnano dei punteggi ai loro utenti, visualizzabili in apposite classifiche, in base alla quantità e alla qualità dei contributi segnalata. La qualità è misurata sulla base del riscontro di altri utenti: se le risorse segnalate sono votate anche da altri utenti, si acquisiscono dei punteggi aggiuntivi (ma se ne possono anche perdere se il contributo è ritenuto non buono dalla community!).

I tag

I tag, letteralmente le "etichette", sono uno dei punti cruciali del social bookmarking. Sono parole chiave che gli utenti associano alle risorse per facilitare la ricerca tra i siti web salvati. Invece del vecchio sistema di catalogazione basato sull'organizzazione gerarchica in cartelle e sottocartelle, che non si addice ad un sistema in continua evoluzione, si utilizza un approccio ontologico. Ogni sito web può essere associato a più termini che secondo noi lo descrivono. In questo modo diventa possibile raggiungere il sito web di interesse selezionando una delle parole chiave. Così si evita anche il tedioso gioco di memoria "in quale cartella lo avrò messo?" quando per esempio cerchiamo un sito web di cucina e non ci ricordiamo se lo abbiamo messo in "manuali" o "casa". Mentre sicuramente lo avremo collegato ad almeno una di queste parole: ricette, cucina, casa. Qualsiasi delle tre selezioneremo, il sito che cercavamo comparirà nell'elenco.

I tag possono essere presentati come lista o sottoforma di "tag cloud" (nuvole di etichette): le parole sono rappresentate con dimensione diversa sulla base della loro frequenza di comparsa. Spesso si associa anche un codice colore. L'immagine in alto a sinistra in questa pagina è un esempio di tag cloud.

Del.icio.us

Pagina di Del.icio.us Uno dei sistemi più utilizzati per il social bookmarking è Del.icio.us. Registrandosi al servizio si crea in automatico una pagina personale in cui possiamo caricare l'elenco dei siti web che abbiamo salvato tra i preferiti. Possiamo associare a ciascuno indirizzo web delle parole chiave ( i tag), che possiamo inserire direttamente, inventandole, oppure sceglierle tra quelle usate da altri utenti per lo stesso sito. Possiamo quindi consultare online, quando vogliamo la nostra lista di siti e, anche, andare cercarne di nuovi consultando quelli registrati da più persone tra i preferiti e associati ad un parola chiave di nostro interesse. Per esempio, se ci interessano le ricette, possiamo cercare quali siti che riportano tra le etichette la parola "ricette" sono tra i più popolari (il servizio fornisce per ogni sito il numero di persone che lo hanno sottoscritto). Installando un piccolo plug in possiamo usare più facilmente Del.icio.us: con un semplice clic su di un pulsante possiamo aggiungere un nuovo sito ai nostri preferiti, compilando una schermata in cui aggiungiamo direttamente le parole chiave, e, se lo desideriamo, una descrizione. Oltre ad aggiornare l'elenco sul nostro spazio riservato sul web (che potremo consultare ovunque), manterrà aggiornato anche l'elenco dei preferiti nel browser.

Stumble Upon

Barra dei comandi di Stumble UponStumble Upon, letteralmente "inciampare in" è stato definito da molti il "diavolo tentatore della rete". E' un sistema che permette di fare ricerche nei siti web usando come criterio i tag e l'indice di gradimento espresso dagli utenti. Un piccolo plug in installa nel browser alcuni tasti, tra cui un pollice verso e uno retto. Quando troviamo un sito che ci piace, possiamo votarlo con il pollice retto, se invece incappiamo in qualcosa che riteniamo particolarmente infelice, facciamo clic sul pollice verso. Queste informazioni sono raccolte dal motore di Stumble Upon che crea una banca dati dei siti visitati dai propri utenti, ordinandoli per gradimento. Iscrivendosi al servizio si possono scegliere alcuni argomenti ai quali siamo particolarmente interessati. Facendo clic sul terzo pulsante, Stumble!, il motore di ricerca ci presenterà ad ogni pressione un sito diverso tra quelli più votati nelle categorie affini a quelle che abbiamo indicato come le nostre preferite. Il sistema è considerato diabolico poiché basandosi sulle valutazioni di oltre cinque milioni di utenti, la qualità dei siti mostrati è molto alta e gli utenti lamentano - nei vari blog - di essere stati vittima della stumblatite, una sorta di dipendenza dal piacere di scoprire cose nuove ed interessanti con questo sistema. A questo che è il cuore del progetto si affiancano altre particolarità, come la possibilità di essere messi in contatto con persone che hanno interessi simili, la ricerca basata su parole chiave introdotte manualmente, la selezione dei siti in base ai contenuti (foto, video, testo).

Digg It

Pagina di Digg ItDigg it è stata una vera rivoluzione nel mondo dell'informazione: invece di salvare e segnalare reciprocamente i siti internet, grazie a Digg it è possibile salvare, catalogare e segnalare singole notizie. A seconda delle segnalazioni ricevute, le notizie compaiono in determinate categorie nel sito dedicato, in una posizione di maggior o minor evidenza in base al numero di utenti che le hanno votate. Oltre, ovviamente, ad essere reperibili in un proprio spazio personale. Per la segnalazione su Digg it, il sistema più utilizzato (a parte il solito plug in che permette di avere il tasto apposito nel browser) è la presenza in alcuni articoli del simbolo cliccabile DiggIt!.

Reddit

Pagina di RedditReddit è un sito per il social bookmarking in cui sono raccolti e votati dagli utenti, analogamente a DiggIt, i link a specifici articoli. Ciascuna notizia inviata può essere votata, sia positivamente che negativamente, dagli utenti, facendo sì che compaia più o meno in alto nella lista in homepage. Per ogni voto positivo dato ad un articolo, l'utente che lo ha inviato guadagna un punto di "karma", come premio per aver segnalato una notizia interessante.

Questo sistema nasce nel 2005, ad opera di Steve Huffman e Alexis Ohanian, due studenti ventiduenni dell'University of Virginica ed è stato acquistato da Wired il 31 ottobre 2006.

aNobii

Secondo The New York Times, "aNobii sta creando le community di appossionati di lettura più complete e gustose". Questo servizio permette di creare un archivio dei propri libri (e di quelli che si vorrebbe leggere) condividendo con altri utenti le recensioni dei libri. Il sito può essere consultato interamente in italiano, impostando che siano visibili i commenti scritti nelle lingue che si selezionano all'atto dell'iscrizione (cioè, si può scegliere di vedere solo i commenti in italiano, oppure anche quelli in inglese, francese, spagnolo, arabo...).

Dopo essersi registrati, il primo passo è creare la propria libreria, con l'elenco dei libri letti o che si vorrebbero leggere (è possibile importare i dati da un blog o da una lista di acquisti su Amazon), oppure digitando a mano dei parametri per ricercarli nelle banche dati (per es. il codice ISBN). Quindi, possiamo organizzare i nostri libri a seconda che siano in lettura, già letti, da iniziare, abbandonati o usati per consultazione. Inoltre, Anobii ci avvisa su quanti utenti hanno registrato lo stesso testo nella loro libreria, consultare i loro commenti, aggiungere il nostro, assegnare un punteggio al testo che contribuirà alla media totale. Per catalogare i nostri libri possiamo assegnare tag, o etichette, personalizzate o scelte tra quelle già usate dagli altri utenti. Facendo clic su un termine che ci interessa tra i tag si può accedere alla lista dei libri presenti in aNobii a cui è associato. Ovviamente, i commenti possono essere votati: quelli con più voti salgono nella classifica e diventano più evidenti. Inoltre, è possibile segnalare errori trovati nei libri, che entrano a far parte della scheda descrittiva del libro in modo che siano a disposizione degli altri utenti.

Sulla base dei libri che abbiamo salvato, nella homepage quando ci logghiamo, ci segnala testi che potrebbero interessarci.

Si possono aggiungere anche delle note private, visibili solo a noi e decidere se vogliamo o meno rendere visibile ad altri la presenza di uno o più libri nella nostra libreria virtuale. Ovviamente, si possono "aggiungere" amici tra i propri contatti e consultare la lista di chi ha visionato la nostra libreria. Infine, è persino possibile specificare se intendiamo rivendere il libro e a che prezzo...

e-Bay

Logo di e-baye-Bay è probabilmente uno dei sistemi in cui il potere del passaparola ha mostrato i suoi effetti più importanti. Il meccanismo è semplice: chiunque può vendere o comprare su e-bay, ma per capire se ci si può fidare dell'acquirente o del venditore ci si affida ai consigli degli altri utenti. Infatti, dopo ogni vendita entrambe le parti sono chiamate ad esprimere un giudizio, in termini di voto e con una breve frase, della controparte. Quando un utente deve fare un'acquisto può valutare l'attendibilità del venditore leggendo i commenti degli altri utenti e controllando quante volte ha già venduto oggetti su e-bay (10 commenti potrebbero non essere signficativi, ma 1000 possono diventarlo).

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