Dossier

Lotta antiparassitaria: tecniche e prodotti nuovi con il contributo dei centri di ricerca piemontesi.

Prodotti recenti

In occasione dell’ultima edizione del convegno biennnale delle Giornate Fitopatologiche, svoltosi nel 2006, i centri ricerca di importanti industrie produttrici di agrofarmaci hanno presentato gli ultimi ritrovati in materia di difesa delle colture. Tutti devono avere, in modo più o meno marcato secondo la categoria di appartenenza, favorevoli profili ecotossicologici e ambientali, non devono essere genotossici, mutageni, cancerogeni e neurotossici, devono essere selettivi per preservare l’ambiente, compreso l’ uomo, le piante e gli animali utili. Di seguito solo alcuni delle innumerevoli novità, in continua evoluzione.

Tra gli insetticidi, un nuovo prodotto per la lotta agli acari fitofagi come i ragnetti rossi : la sua azione si esplica a livello dei mitocondri dei piccoli parassiti, bloccando in modo innovativo la respirazione cellulare, in tutti gli stadi di sviluppo.

Nella categoria dei fungicidi è stata messa a punto una nuova molecola, appartenente alla nuova categoria dei benzofenoni. A seguito della sperimentazione del prodotto protratta per alcuni anni, è stato possibile evidenziarne l’efficacia contro l’oidio della vite: le ife del fungo parassita non possono penetrare nella cuticola fogliare perché il fungicida, rapidamente assorbito a questo livello, si mantiene negli strati appena sottostanti, inibendone la penetrazione e quindi la successiva infezione.

Per la concia delle sementi è stato formulato un prodotto naturale, a base del batterio Pseudomonas chlororaphis. In questo caso il microrganismo ha una azione multipla: agisce da stimolante sulla germinazione e sullo sviluppo delle plantule di orzo e frumento, le aiuta nell’assorbimento del ferro dal terreno e, nella fase precedente la germinazione della cariosside, produce un sostanza fungitossica, al pari di un fungicida di contatto.

Diverse novità anche tra gli erbicidi. Ad esempio, un nuovo formulato ad azione sistemica che, assorbito da foglie e radici delle dicotiledoni sensibili che infestano i cereali, ha un meccanismo d’azione auxino-simile che ne altera il normale sviluppo. In combinazione con un altro principio attivo inibitore di un enzima specifico, ha un’elevata efficacia nei confronti delle infestanti e un favorevole profilo tossicologico.Specifico per il riso un erbicida che, essendo inibitore di un particolare enzima, agisce selettivamente e non permette la sintesi di alcuni aminoacidi, come la leucina e l’isoleucina, in alcune specie di infestanti. Un ulteriore erbicida, che agisce solo per via fogliare, risulta innovativo perché esplica la sua attività sugli enzimi presenti sia a livello dei cloroplasti che del citoplasma cellulare delle foglie delle infestanti, evitando il permanere di residui dannosi anche per le colture successive.

Trattamenti in frutteto

Tra i prodotti innovativi anche i cosiddetti "coadiuvanti", che sono impiegati per favorire l’azione degli agrofarmaci e delle sostanze utilizzate nella protezione delle piante e delle derrate alimentari immagazzinate. Hanno specifiche proprietà come bagnanti, adesivanti ed emulsionanti. Tra i coadiuvanti, l’innovazione riguarda un prodotto che agisce sulle proprietà fisiche dell’acqua utilizzata per preparare le miscele antiparassitarie: diminuisce la tensione superficiale delle goccioline d’acqua che si depositano sulle foglie, migliorando l’assorbimento locale del prodotto ed evitando che esso “scivoli” dalle foglie sul terreno. Esperienze specifiche in questo settore sono stata condotte dalla Sezione di meccanica del DEIAFA di Torino.

Per il futuro dei nuovi agrofarmaci ci sono nuove regole in arrivo. Infatti sarà presto emanato dalla Commissione europea un nuovo regolamento che modificherà sostanzialmente le attuali procedure di autorizzazione di pesticidi e prodotti fitofarmaceutici, in vigore dal 1991. La strategia adottata a livello comunitario intende regolamentare l’uso degli agrofarmaci per limitare il più possibile i rischi sulla salute e sull’ambiente, mettendo a disposizione degli agricoltori prodotti alternativi ai pesticidi per garantire un'agricoltura sostenibile.

I criteri per la valutazione dei prodotti vengono rafforzati dalla normativa per meglio definire, ad esempio, se sono cancerogeni, se hanno effetti sul sistema ormonale, qual’ è la loro persistenza nell'ambiente. Per le fasi sperimentali è previsto inoltre che vengano ridotti i test sugli animali.

Per approfondimenti sulla politica della UE sui pesticidi

http://www.efsa.europa.eu/EFSA/KeyTopics/efsa_locale-1178620753820_Pesticides.htm

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