Dossier

Lotta antiparassitaria: tecniche e prodotti nuovi con il contributo dei centri di ricerca piemontesi.

Nuovi meccanismi d'azione

I parassiti che costituiscono un pericolo per i raccolti e nei confronti dei quali da più tempo si sono messi a punto specifici prodotti appartengono alla categoria degli insetti e dei funghi. I virus costituiscono una categoria particolare di parassiti, che condizionano spesso in modo drammatico lo sviluppo di certe specie vegetali e sono oggetto di relativi studi per limitarne gli effetti dannosi in agricoltura.

Insetticidi

Tutte le molecole utilizzate nella lotta agli insetti dannosi sono classificate in base al loro meccanismo d’azione. Tre quarti degli insetticidi agisce sui meccanismi di rilascio dell'acetilcolina nel sistema nervoso degli insetti, cioè con le stesse modalità d’azione che i mediatori chimici hanno nella trasmissione degli impulsi nervosi. Considerata l’importanza del problema delle resistenze ai prodotti chimici, la ricerca si focalizza proprio sui loro possibili nuovi meccanismi d’azione.

La sezione Crop Science di una multinazionale dei fitofarmaci ha per esempio individuato nei derivati dell’acido tetronico molecole che inibiscono la sintesi dei lipidi nel metabolismo degli insetti. Altre ricerche prendono in considerazione i meccanismi d’azione della rianodina, una sostanza alcaloide che si ottiene dalla Ryania speciosa, una pianta dell’America del Sud. Il composto ha effetti neurotossici derivanti dalla sua attività sull'attività chimica delle sole cellule animali degli insetti.

Fungicidi

I meccanismi d’azione dei fungicidi – attualmente oltre 170 quelli conosciuti - sono ancora relativamente pochi, tredici in tutto. Ma solo negli ultimi 6 anni sono aumentati di cinque volte le classi di composti con meccanismi d’azione innovativi. Danni da peronospora su grappolo di vite

Alcuni hanno un doppio meccanismo d’azione e che per questo riducono il numero di interventi: nel caso della peronospora, ad esempio, agiscono per via sistemica, inibendo l’RNA polimerasi e quindi il processo di trascrizione con cui viene sintetizzato un nuovo filamento di RNA sullo stampo di un filamento di DNA, con la conseguenza di bloccare la crescita del micelio. Agiscono però anche per contatto, sulle membrane cellulari delle zoospore, le spore dotate di flagelli e quindi mobili, arrestando la germinazione. Sempre più frequentemente sono commercializzati prodotti che sono metabolizzati rapidamente dalle piante e presentano perciò profili ecotossicologici favorevoli, con bassi o nulli effetti nocivi su uccelli, piccoli animali, insetti e microrganismi che vivono nel terreno, e anche sugli organismi acquatici.

Deformazioni sul pesco causate dal fungo Taphrina deformans Un comitato internazionale, il FRAC, Fungicide Resistance Action Commitee, studia come varia la sensibilità dei funghi, e si creano di conseguenza i ceppi resistenti, nei confronti dei principi attivi, in modo da poter dare indicazioni agli agricoltori sull’uso più efficace di questa categoria di agrofarmaci.

La ricerca di formulati innovativi in questo settore deve soddisfare numerose esigenze, purtroppo condizionate da altrettanti rischi o difetti. Un fungicida deve avere la minor persistenza possibile, per limitare i residui, ma ciò significa fare applicazioni più numerose, quindi maggiori costi per l’agricoltore. Se il fungicida ha caratteristiche di affinità con i colloidi del suolo, ad essi si lega e non finisce nelle acque di falda, ma possono crearsi accumuli pericolosi nel terreno. L’elevata selettività, ad esempio, permette di limitare al massimo l’azione sulla flora e sulla fauna ambientale, ma restringe le potenzialità di espansione sul mercato e ne fa lievitare i costi di produzione.

Antivirali

I virus possono causare perdite quantitative e qualitative dei raccolti, con gravità che varia secondo il ceppo del virus, la varietà della pianta e il periodo d'infezione. Non esistono sostanze antivirali di tipo curativo, perciò la difesa da questi parassiti viene attuata attraverso la lotta indiretta, ad esempio con l’utilizzo di varietà di vegetali resistenti o agendo sui vettori delle infezioni virali (insetti, funghi, nematodi, semi infetti,ecc.) o adottando particolari procedure preventive, come la sterilizzazione del suolo o la vigilanza sulle colture, per eliminare precocemente le piante sospette. La legislazione fitosanitaria italiana prescrive, per determinati virus, la lotta obbligatoria e la quarantena, oppure, sul materiale di propagazione, il requisito “esente” o “sostanzialmente privo” secondo i casi.

Per approfondimenti:

Utilizzo Ryania speciosahttp://www.sinab.it/programmi/res.php?tp=svolte&id=32

FRAChttp://www.frac.info/frac/index.htm

Malattie viralihttp://www.agrolinker.com/italiano/argomenti/difesa/virusmico1.html Istituto Virologia Vegetale CNRhttp://www.ivv.cnr.it/new/index.htm

Quarantenahttp://www.ermesagricoltura.it/wcm/ermesagricoltura/fitosanitario/organismi/pag_organismi_quarantena.htm

Lotta fitosanitaria in Piemontehttp://www.regione.piemonte.it/agri/ita/agriservice/fitosanitario/

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