Dossier

Lotta antiparassitaria: tecniche e prodotti nuovi con il contributo dei centri di ricerca piemontesi.

ISAFRUIT, un progetto europeo in Piemonte

Sessantuno Istituti di ricerca e imprese localizzate in sedici paesi europei partecipano al Progetto ISAFRUIT, il cui obiettivo finale consiste nell’incrementare il consumo di frutta nella popolazione europea, con positivi riscontri su salute e benessere, ma con un occhio di riguardo alla salvaguardia ambientale. Nell’ambito del Progetto le strategie e le soluzioni tecniche per avere prodotti appetibili e di qualità vengono studiate per ogni tappa della filiera di produzione. L’Università di Torino partecipa al Progetto con la Sezione di Meccanica del DEIAFA, che fa parte di un gruppo di lavoro cui spetta il compito di sviluppare un “prototipo di macchina irroratrice in grado di regolare automaticamente la distribuzione della miscela fitoiatrica nel frutteto in funzione delle caratteristiche dimensionali del bersaglio, dello stato di salute della pianta e delle condizioni ambientali durante l’esecuzione del trattamento” (Lo sviluppo di un prototipo di irroratrice in grado di regolare automaticamente la distribuzione in frutteto nell’ambito del progetto Europeo Isafruit - Balsari P., Marucco P., Tamagnone M., Università di Torino, Dipartimento di Economia e Ingegneria Agraria, Forestale e Ambientale - Convegno Nazionale III°, Và e VI° Sezione A.I.I.A, “Tecnologie innovative nelle filiere: orticola, vitivinicola e olivicola-olearia”, settembre 2007)*.

Prototipo irroratrice progetto Isafruit

Il prototipo dovrà adattare in modo automatico il proprio funzionamento alle caratteristiche del “bersaglio” da trattare, che devono essere perciò istantaneamente identificate, per poter ottimizzare il trattamento. La complessa operazione potrà avvenire grazie al funzionamento di due tipi di sensori: il CIS o Crop Identification System, ad ultrasuoni, in grado di rilevare dimensione e la densità delle foglie, e il CHS o Crop Health Sensor, cui spetta invece il compito di definire l’intensità dell’attacco parassitario sulla vegetazione da trattare. I dati provenienti dai due sensori saranno poi elaborati ed integrati con i dati ambientali forniti da un terzo sistema di rilevazione EDAS o Environmentally Dependent Application System. Le informazioni che ne scaturiranno saranno utili per fissare i parametri di funzionamento dell’irroratrice ad aeroconvezione, così da ottimizzare la distribuzione del fitofarmaco. Il sistema CIS e CHS gestiranno il funzionamento dell’elemento di distribuzione della miscela fitoiatrica, secondo diverse fasce di altezza, potendo agire sui volumi di portata del liquido e sul grado di polverizzazione delle gocce prodotte. Al sistema EDAS spetterà invece la regolazione dell’elemento di distribuzione dell’aria, in funzione della posizione dell’irroratrice nel frutteto e della presenza, rilevata come intensità e direzione, di vento.

Visti i risultati promettenti sinora ottenuti sul funzionamento dei sensore CIS, oggetto di specifiche valutazioni da parte della Sezione di Meccanica per quanto si riferisce a presenza, dimensione e densità della vegetazione, sono tuttora in corso altre prove sperimentali, per definire in modo attendibile le “correlazioni fra i valori di intensità vegetativa rilevati dal sensore e la massa fogliare effettivamente presente sulla pianta per le diverse specie di fruttiferi”(*) e proseguire quindi nella messa a punto del prototipo.

Per approfondimenti

http://www.isafruit.org/Portal/index.php

http://www.deiafa.unito.it/visrec.asp

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