Dossier

AGROINNOVA, un modo per fare ricerca e innovazione

Un metodo alternativo ai prodotti fungicidi

La fusariosi del riso è una malattia del riso, in aumento negli ultimi anni, trasmessa attraverso il seme. I semi attaccati dal fungo Gibberella fujikuroi, agente della patologia, danno origine a piante stentate e piccole, che spesso muoiono già nelle prime fasi vegetative o, se sopravvivono, diventano piante adulte deboli e ingiallite, allungate in modo anormale. Contro la fusariosi i metodi di lotta sinora adottati consistono nella concia chimica con sostanze che hanno lo scopo di impedire lo sviluppo del fungo.

Uno dei primi presupposti agronomici per ottenere colture sane è di partire da semi sani o risanati. La concia chimica delle sementi è un trattamento protettivo effettuato con sostanze fungicide ( sostanze attive e prodotti fitosanitari registrati in Italia) che vengono polverizzate in dosi di poche decine di grammi per quintale di prodotto. Il trattamento avviene all’interno di attrezzature che, per rotazione o gravità, permettono alla sostanza conciante di ricoprire in strato sottilissimo l’intera superficie del seme nel giro di pochi secondi. La concia ha lo scopo di annientare i germi patogeni presenti sul seme o di contenere i danni che questi possono arrecare sia al seme che, in seguito, alla plantula e alla giovane piantina che ne derivano. Il trattamento di concia è molto utilizzato sia per le colture normali che per le colture da seme, in quanto favorisce la rapidità d’insediamento della pianta nel terreno e le conferisce la necessaria resistenza per contrastare gli attacchi da parte di parassiti e infestanti.

Come alternativa a questa tecnica, AGROINNOVA, in collaborazione con l’Ense (Ente nazionale Sementi Elette), ha predisposto negli anni scorsi una sperimentazione per verificare la validità della termoterapia sui semi di riso infetti. Prove condotte in laboratorio e in campo hanno messo a confronto tecniche di concia molto diverse tra loro: la concia industriale, come precedentemente descritta, la termoterapia con vapore e il trattamento termico in acqua ( immersione del riso in acqua calda). Spiga di riso Il trattamento con la termoterapia con vapore consiste nel passaggio del seme in tre sezioni successive di un macchinario, dove per primo avviene un preriscaldamento, poi il trattamento vero e proprio e, in ultimo, il raffreddamento. Nella sezione della termoterapia ci sono sensori che permettono, grazie ad elaborazione elettronica, di agire su temperatura e umidità dell’aria, oltre che sulla durata del trattamento. Nella sperimentazione sono stati adottati i parametri di umidità dell’aria pari al 90% e di temperatura di 74°C per una durata di 2 minuti.

I risultati ottenuti dai tre trattamenti a confronto nel corso di tre anni di sperimentazione hanno permesso di evidenziare che i trattamenti di concia chimica hanno elevata efficacia sulla fusariosi ( il 99%) sui semi fatti germinare in laboratorio, mentre l’efficacia si riduce per le germinazioni in campo; tali trattamenti sono risultati inoltre efficaci anche nella prevenzione di un’altra malattia fungina. La termoterapia con vapore ha dimostrato di poter ridurre in modo efficace ( 90%) la fusariosi sia nelle prove di laboratorio che in campo; il trattamento termico in acqua è risultato il meno efficace contro lo specifico parassita.

La termoterapia si presenta quindi come una valida alternativa alla concia chimica, come tecnica a basso impatto ambientale, ma al momento non è ancora applicabile in Italia in quanto il tipo di attrezzatura è disponibile solo in Svezia.

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