Dossier

Cinquant’anni di DNA – Parte I

Il destino nel DNA

I primi studi sembravano dimostrare che tutto era scritto nei geni, non solo le caratteristiche fisiche, ma anche il carattere e l’intelligenza. Oggi sappiamo che questa affermazione non è più così valida nemmeno per le caratteristiche fisiche, poiché il genoma è un sistema complesso che si integra con i fenomeni ambientali e con la casualità degli eventi per generare un individuo, con tutte le sue peculiarità. In poche parole, non è possibile determinare le caratteristiche a tutto tondo di un futuro nato facendo l’analisi del DNA. E non è possibile neanche stabilirle conoscendo l’ambiente in cui vivrà, poiché l’elemento caso può influenzare notevolmente la direzione assunta da un determinato carattere.

Dopo aver distrutto questa pietra miliare che spesso compare malcelata nelle testate di quotidiani e riviste (“scoperto il gene dell’aggressività”, “Identificato il gene dell’appetito”), è necessario osservare che in alcuni casi la correlazione gene-malattia è non solo reale, ma molto importante. Si pensi soprattutto alla diagnosi, quando la semplice osservazione dei sintomi non è sufficiente ad identificare la malattia.

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