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Cinque tappe nella quarta dimensione: tutta questa storia per un po’ d’anacronismi

Cinque tappe nella quarta dimensione: tutta questa storia per un po’ d’anacronismi

Come per pochi altri libri, l'interpretazione e le letture de "I fiori blu" dipendono moltissimo dal lettore. Un saggio su "I fiori blu" di Raymond Queneau

Questo di Queneau è un libro che può nascondere di tutto, che può essere affrontato e sventrato in mille modi diversi. Di conseguenza, non è detto che una lettura matematica sia la più immediata e naturale. Ma è sicuro che questa chiave di accesso al testo porta con sé lo sviluppo di alcune idee interessanti.

Raymond Queneau

Ed è inoltre vero che Queneau ha avuto - anche con la sua produzione letteraria più classica - una grande attenzione alla scienza e alla matematica. Detto questo, non si vuole dire che abbia immaginato I fiori blu con una forte struttura matematica alla base. Anzi, le ipotesi classiche più accreditate - e come tali riportate nella piacevole nota del traduttore redatta da Italo Calvino - guardano o alla Storia o alla rappresentazione dell'Eternità.

Nel primo caso, i salti che i personaggi del libro compiono (e sui quali torneremo anche qui) rappresentano la possibilità di sovvertire le gerarchie della Storia. Nel secondo, il lungo rincorrersi nel tempo, che caratterizza tutto il libro, non è altro che una rappresentazione parodistica dell'Eternità.

Ma una lettura nell'ottica della matematica, seppure esterna ai canoni della critica su Queneau, è sicuramente possibile e coerente con quanto accade nel romanzo. Tanto più che in altre sue opere, Queneau esperimenta con rigore e fantasia la cosiddetta letteratura combinatoria, ma questa è una storia che esula dai nostri obiettivi.

Per essere chiari, poi, va anticipato qualcosa sulla matematica che tiene in piedi I fiori blu: cioè sulla rappresentazione dello spaziotempo. Lo spaziotempo è uno spazio, nel quale ci si può muovere lungo percorsi, curve, che non sono solo curve nello spazio (dove con spazio, qui si intende il classico spazio a tre dimensioni nel quale viviamo) ma curve che hanno anche una quarta componente nel tempo. E nello spaziotempo quando parleremo di movimento, intenderemo che i nostri personaggi si muovono lungo traiettorie che possono anche essere nel tempo - e che, in ogni caso, hanno una componente nel tempo.

Partenza Shuttle

Sulla base della nostra esperienza sappiamo che possiamo andare da Londra a Bari, da Cape Canareval alla Luna, da casa a scuola e che per farlo compiamo un percorso nello spazio. Il nostro movimento disegna una traiettoria che può essere la rotta di un aereo che vola dalla capitale inglese alla Puglia, quella di uno shuttle, oppure le impronte dei nostri passi, ma in ogni caso è una curva nello spazio a tre dimensioni.

Non c'è motivo perché le cose non debbano succedere allo stesso modo anche in uno spazio con più dimensioni, ad esempio quattro. Lo spaziotempo è un esempio possibile di spazio a quattro dimensioni ed è anche un buon modello, come vedremo, per interpretare in modo realistico quanto avviene ne I fiori blu. Muoversi in modo quadridimensionale, in un ambiente nel quale una delle dimensioni è il tempo, vuol dire che generalmente le curve che percorriamo ci fanno muovere contemporaneamente sia nello spazio sia nel tempo. Anche se è teoricamente accettabile muoversi rimanendo sempre nello spazio, oppure solo nel tempo.

Nel primo caso accade che chi si muove si trova allo stesso tempo in più posti diversi (tutti i punti della traiettoria traiettoria che percorre). Nel secondo, il suo movimento (nello spaziotempo) consiste nello stare fermo per un certo lasso di tempo. Un'automobile ferma in un parcheggio sta muovendosi nello spaziotempo o, detto in altro modo, percorre una traiettoria che ha solo la componente temporale. Di fatti, nello spazio è "ferma".

Più realisticamente, le traiettorie ci fanno cambiare contemporaneamente spazio e tempo, posizione e istante. E questo è proprio quello che accade ripetutamente ne I fiori blu.

Da leggere

I ragionamenti su un libro sono più chiari se lo si ha a disposizione. Forse allora è meglio leggere Tutta questa storiaper un po' d'anacronismi avendo sotto mano la versione italiana di:

R. Queneau, I fiori blu, nella traduzione di Italo Calvino, Einaudi, 1967

C.V. Durell, La relatività con le quattro operazioni, Boringhieri, 1967

I.D. Novikov, Il fiume del tempo, Longanesi, 2000

B. Russell, L'ABC della relatività, TEA, 1993

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