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Cinque tappe nella quarta dimensione: tiguf supmet

Cinque tappe nella quarta dimensione: tiguf supmet

Ci sono esperienze che sappiamo bene che mai proveremo, che ci sono precluse dallo svolgimento naturale delle cose. Ma non per questo, il pensarci ci provoca angoscia, sofferenza, repulsione. Un breve saggio su “La freccia del tempo“ di Martin Amis

Tutti noi sappiamo che non potremo mai essere rivoltati come un guanto, trovandoci col dentro fuori e col fuori dentro. Allo stesso modo, siamo certi che la nostra parte sinistra starà sempre e a sinistra e la destra a destra.

D'altra parte però, non ci è impossibile pensare - con angoscia, sofferenza, repulsione - a che queste due situazioni si realizzino. Entrambe scatenano in noi sensazioni forti. Il solo immaginarle ci fa supporre che qualcosa di naturale venga violato.

E, di fatti, le due drammatiche esperienze non sono possibili nel nostro usuale mondo tridimensionale, ma sarebbero reali e tranquille in un ambiente a quattro dimensioni.

Il concetto di destra e sinistra (ma anche quello di dentro e fuori) dipende fortemente dalla dimensione dello spazio dove lo si considera. Se stiamo in piedi su un segmento, sappiamo qual è la destra e la sinistra (del segmento). Ma se questo può essere mosso in un piano, o, peggio, nello spazio ecco che non sappiamo più qual è la sua destra e quale la sua sinistra.

Allo stesso modo, possiamo tracciare su un foglio trasparente il profilo di una nostra mano. Se poi mostriamo a qualcuno il disegno e non gli facciamo capire su quale faccia del foglio è tracciato, ecco che costui non ci sa più dire se si tratta del modello della mano destra o piuttosto della sinistra. Ciò che è destro (sinistro) nel piano, non è più identificabile come tale nello spazio!

Perché lo stesso non dovrebbe succedere nel passaggio da un ambiente con tre dimensioni a uno con quattro? E infatti succede!

Uno dei traumi che vengono a crearsi nell'aumentare di uno la dimensione dello spazio in cui ci si muove è proprio la caduta dell'orientamento. Ciò che è orientato prima, non lo è più dopo. Si può andare da dentro a fuori senza problemi, si possono confondere la destra e la sinistra...

... nulla è più ordinato come era ordinato prima. E così, è necessario definire nel nuovo mondo un nuovo ordinamento.

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