Dossier

Cinque tappe nella quarta dimensione: tutta questa storia per un po’ d’anacronismi

Sogno d'andata e sogno di ritorno. E viceversa.

Un classico problema di fisica elementare chiede di calcolare quanto spazio percorre una mosca che parte dal muso di una locomotiva e va a posarsi su quello di una seconda motrice. Arrivata qui inverte la direzione di marcia e riparte. E così via fino all'inevitabile scontro tra i due treni (che sconsideratamente viaggiano sullo stesso binario!) e alla tragica fine della mosca protagonista. Ovviamente il problema è corredato di tutti i dati essenziali: qual è la distanza iniziale dei due treni, quali le velocità loro e della mosca. Per risolverlo c'è un procedimento semplice, ma pochissimi lo trovano. I più sono ipnotizzati e affascinati dal moto della mosca, dal suo andare e venire sempre più frenetico che, si sa, non può che concludersi con uno scontro mortale, prima di tutto per la mosca.

La stessa sensazione ipnotica è vissuta, in un'ambientazione lieve e molto meno drammatica, da chi legge I fiori blu. Molto presto ci si rende conto che quanto accade a Cidrolin/Duca d'Auge non è nient'altro che un pezzetto di traiettoria tra un sogno (di Cidrolin) e l'altro (del Duca d'Auge). O viceversa.

A complicare il tutto, c'è l'incertezza su chi dei due esista veramente e chi sia solo il sogno dell'altro. Forse a esistere è il Duca, che apre e chiude il racconto. O forse, è l'oste, dal momento che il Duca si concede il lusso di vivere in più epoche storiche mentre Cidrolin è ben saldo sulla sua chiatta ormeggiata nei pressi della Parigi del 1964.

Una spiegazione, allora, è che esistano entrambi, o meglio che Cidrolin e il Duca d'Auge siano la stessa persona che vive in momenti diversi - ma anche in contemporanea come accade. In un'inverosimile convivenza di cavalli, dame e cavalieri con il modernissimo oste parigino.

E i sogni? Non sono altro che la traiettoria nel tempo lungo la quale Cidrolin/Duca d'Auge si sposta su e giù per le epoche dal 1264 al 1964, dal 1964 al 1439, dal 1439 al 1964, dal 1964 al 1614, dal 1614 al 1964, dal 1964 al 1789, dal 1789 al 1964. E poi di nuovo al 1264. Quasi che il Nostro non fosse altro che la mosca che si muove su e giù da una locomotiva (il 1264) all'altra (il 1964).

Cidrolin/Duca d'Auge salta per lo spaziotempo. Si muove contemporaneamente nello spazio e nel tempo. E il suo è un movimento puramente matematico. Infatti, a differenza che nell'interpretazione fisica, a lui riesce perfettamente di muoversi in tutte le direzioni: anche percorrendo il tempo a ritroso.

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