Dossier

Musica e Rivoluzione Scientifica

L'armonia delle sfere nella Divina Commedia

Quando la rota, che tu sempiterni

Desiderato, a sé mi fece atteso,

Con l'armonia che temperi e discerni,

Parvemi tanto, allor, del cielo acceso

De la fiamma del sol, che pioggia o fiume

Lago non fece mai tanto disteso.

La novità del suono e 'l grande lume

Di lor cagion m'accesero un disio

Mai non sentito di cotanto acume.

(Par I, 73-84)

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