Glossario

biodiversità

La biodiversità è un concetto recente: rappresenta un indicatore della qualità dell'ambiente.

Il mondo vivente è costituito da un numero enorme di organismi appartenenti a specie diverse, con caratteristiche genetiche ereditarie e acquisite. Moltissime specie sono già conosciute, una gran parte ancora no.

Tra le specie che coabitano in un determinato luogo o ambiente (biocenosi) si stabiliscono delle interazioni. Teoricamente il loro numero è molto elevato, e in pratica è difficile stabilire se queste avvengono realmente e quali sono gli effetti che ne conseguono.

Tutte le forme di vita hanno anche rapporti con l'ambiente inorganico che le circonda - suolo, aria, acqua - e reagiscono in maniera diversa agli elementi del clima.

Perciò nell'ambito di ciascun ecosistema viventi e non viventi interagiscono continuamente con rapporti dinamici.

L'insieme di interazioni che si crea, decisamente intricato, viene ulteriormente complicato da altre variabili.

Ciascun individuo, ad esempio, è sempre geneticamente diverso da un altro della stessa specie, e questo incide sul suo comportamento.

Oppure: gli individui appartenenti alla stessa specie e a specie diverse possono solo dar vita ad ecosistemi molto simili. Non saranno infatti mai uguali perché al loro interno cambia sempre l'abbondanza relativa delle specie.

In linea di principio allora, se le specie esistenti in un ecosistema sono molte, sono di conseguenza molto più numerose e complesse le interazioni tra di loro: si crea un equilibrio con caratteristiche di forte stabilità . Tutte le diverse componenti biologiche godono in questo modo di buone possibilità di sopravvivenza e conservazione. La biodiversità è elevata.

Quando si verifica l'eliminazione di una componente, per esempio per estinzione, o una riduzione drastica, l'equilibrio diventa precario e l'organizzazione globale degli esseri viventi, in tempi più o meno lunghi, ne risente. La biodiversità diminuisce.

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