Dossier

L'astronomia a Torino dal Settecento al Novecento

L'astronomia a Torino dal Settecento al Novecento

Dalla specola sul Palazzo dell'Accademia delle Scienze all'Osservatorio di Pino Torinese

Costellazione Il dossier ripercorre la tradizione della cultura e dell’insegnamento dell’astronomia nell’Università di Torino. Un progresso sostanziale si ebbe alla metà del XVIII secolo per la necessità di precise prospezioni geografiche che permettessero al Re di Sardegna Carlo Emanuele III la difesa militare del territorio.

L’inizio della collezione torinese di strumenti astronomici è infatti tradizionalmente fatto coincidere con l’affidamento a Giambattista Beccaria dell’incarico di misurare un arco di circa un grado del meridiano terrestre tra Mondovì e Andrate. Beccaria alloggiò gli strumenti astronomico-geodetici nel piccolo osservatorio in via Po. Nel 1791 quegli strumenti vennero poi trasferiti in una specola costruita sul Palazzo del Collegio dei Nobili.

Scomparso Beccaria, la custodia del patrimonio venne affidata ad Antonio Maria Vassalli-Eandi e Tommaso Valperga di Caluso. Valperga nel 1811 lasciò la cattedra di Astronomia al giovane Giovanni Plana, che ottenne per l’Osservatorio una dotazione annua e una nuova sede sui tetti di Palazzo Madama. Dopo la morte di Plana l’Osservatorio venne trasferito all’amministrazione dell’Università. La direzione dell’Osservatorio fu affidata prima a Giovanni Schiaparelli, quindi ad Alessandro Dorna, poi a Francesco Porro, il quale ottenne uno spazio nel giardino del Grande Albergo di Soperga.

Dal momento che questa sistemazione non era troppo idonea, Porro individuò nel territorio di Pino Torinese la nuova sede dell’Osservatorio. La realizzazione del progetto spettò a padre Giovanni Boccardi, che lo portò a termine nel 1912. Nel 1923 la direzione dell’Osservatorio e la cattedra di Astronomia passarono a Giovanni Silva, che condusse l’istituto all’acquisizione dell’autonomia. Due anni dopo gli successe Luigi Volta, che completò il passaggio delle attività astronomiche da Torino a Pino Torinese.

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