Dossier

L'infinito di Edgar Allan Poe

L'origine dell'Universo

Il postulato da cui parte Poe per spiegare l'origine dell'universo è che Dio lo abbia creato dal nulla. Egli sintetizza così la sua idea all'inizio di Eureka: “nell'Unità Originaria dell'Ente Primo risiede la Causa Secondaria di Tutte le Cose, e il Germe del loro Inevitabile Annichilamento.”

Per giustificare un’affermazione così netta e “ardita”, Poe invoca il potere dell'Intuizione, la quale suggerisce che Dio abbia creato l'Universo in uno stato di massima Semplicità. Ma a che cosa può corrispondere lo stato di massima semplicità della materia? Poe non ha dubbi: ad una particella di un solo genere ed unica, la Particella Primordiale [Primordial Particle]: “L'Unità [Oneness], dunque, è tutto ciò che io predico della Materia originariamente creata; ma propongo di mostrare che questa Unità è un principio abbondantemente sufficiente per spiegare la costituzione, i fenomeni esistenti e la chiaramente inevitabile annichilazione di almeno l'Universo materiale.”

boomerang: l'universo bambino Come è potuto nascere l'Universo a partire dall'unità? Attraverso la frammentazione della Particella Primordiale e la diffusione dei frammenti nello spazio a causa di una forza repulsiva. La diffusione è stata sferica, e il centro di diffusione è rappresentato dalla particella primordiale. Ma la diffusione dall'Unità alla Pluralità ha condotto la materia ad uno stato contro la sua natura, che è l'unione: dunque questo stato implica una reazione da parte della materia, e il ritorno all'Unità.

Non contento di questa spiegazione della gravità, interpretazione dalla quale Newton si era volontariamente astenuto, Poe offre anche una giustificazione della Particella Primordiale sulla base della fisica newtoniana. Secondo la legge di gravitazione, infatti, ogni corpo, ogni singolo atomo attrae ogni altro atomo, secondo la stessa legge universale e, secondo Poe, questa universalità mostra la tendenza della materia al proprio stato naturale: “Che noi perveniamo all'idea dell'Unità assoluta come la fonte di Tutte le Cose, da una considerazione di Semplicità come la più probabile caratteristica dell'azione originaria di Dio; che vi giungiamo da un'ispezione dell'universalità della relazione nei fenomeni della gravitazione; -o che la otteniamo come risultato della mutua corroborazione fornita da entrambi i processi; -ancora, l'idea stessa, se intrattenuta del tutto- è intrattenuta in connessione inseparabile con un'altra idea -quella della condizione dell'Universo delle Stelle come lo percepiamo -vale a dire, una condizione di diffusione senza misura attraverso lo spazio. Ora una connessione fra queste due idee -unità e diffusione- non può essere stabilita senza l'accettazione di una terza idea -quella dell'irraggiamento. Prendendo l'Unità Assoluta come centro, l'Universo di Stelle esistente è allora il risultato dell'irraggiamento da quel centro.”

I frammenti della Particella Primordiale non sono altro che atomi: gli atomi sono diffusi in maniera uniforme, ma Poe ritiene che, essendo di forma irregolare, alcuni vengano a trovarsi più vicini rispetto ad altri e si aggreghino grazie alla loro attrazione gravitazionale, formando quelle masse sempre più grandi che divengono poi le stelle; questo processo comincia dopo che si è esaurita la fase di diffusione, e l’Universo delle Stelle sta crollando su se stesso, tornando così all'Unità originaria.

Poe si riferisce alla relazione fra irregolarità di forma degli atomi e formazione delle stelle quando scrive: "Stabiliamo così l'Universo su basi puramente geometriche". Affermazione suggestiva e inquietante, visto che sembra puntare Lo spazio distorto dalla gravità diritto al cuore delle Relatività Generale di Einstein, ma che con la relatività non ha niente a che vedere, essendo un chiaro riferimento alle teorie degli atomisti greci.

Vale la pena di osservare che la parte relativa alla diffusione partita dalla frammentazione della Particella Primordiale, per quanto suggestiva, è guidata da criteri puramente filosofici e metafisici, mentre la parte relativa al collasso dell'universo è basata sulla fisica newtoniana. Non è un caso che, nelle sue grandi linee, corrisponda a quella che riteniamo oggi essere stata la formazione delle strutture nell'universo. Anche se oggi sappiamo che attualmente l'universo si sta espandendo e non contraendo.

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