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Notizia del 23/09/2010

Da Ginevra un nuovo sguardo alle origini dell'Universo

Arriva dal CERN di Ginevra la notizia che uno degli esperimenti dell'acceleratore LHC - Large Hadron Collider - ha consentito ai ricercatori di rilevare qualcosa che non era mai stato visto prima.  Questo qualcosa, pur con tutte le cautele del caso, potrebbe essere il plasma di quark e gluoni che si ipotizza si sia generato subito dopo il Big Bang.

L'esperimento in questione è il CSM, un colosso di 14.000 tonnellate, che ha richiesto 16 anni per la sua costruzione, al quale lavorano oggi 3.100 scienziati coordinati dall'italiano Guido Tonelli.  L'esperimento studia in particolare i risultati degli scontri tra protoni accelerati ad altissima energia.

Da questi urti si genera solitamente una cascata di altre particelle.  Ora i ricercatori hanno osservato che nel caso si formino più di un centinaio di nuove particelle, alcune di queste tendono a raggrupparsi.  Questo fenomeno potrebbe ricondurre a quanto si teorizza sia avvenuto al momento della generazione dell'Universo: il Big Bang avrebbe infatti generato le particelle primordiali, all'origine di tutta la materia, i quark, peraltro finora mai osservati, i quali sarebbero esistiti per una frazione di tempo infinitesimale in forma libera insieme ai gluoni, il plasma primordiale appunto.  Dopodichè ha immediatamente prevalso una forza che ha legato insieme i quark, utilizzando i gluoni come un collante, formando le diverse altre particelle atomiche.

Toccherà ora a un altro esperimento dell'LHC, ALICE, studiare quanto si è generato dalle collisioni e dirci se davvero siamo arrivati a dare un'occhiata alle origini del nostro Universo.

 

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