Dossier

Il Signore degli Anelli: il lungo viaggio

CDA

Durante tutta la storia dello studio dello spazio interstellare, gli astronomi si sono interessati a un misterioso bagliore che variava nel tempo in certe parti del cielo. Dopo aver considerato le possibili sorgenti di questo fenomeno, arrivarono alla conclusione che il bagliore fosse dovuto alla presenza di polvere cosmica.

Giovanni Cassini, nel 17esimo secolo, fu il primo, attraverso il suo telescopio, ad osservare la polvere nello spazio interplanetario. Lo studio delle origini di questa polvere cosmica e di come essa influenzi la vita sulla Terra portò a lunghi programmi di ricerca.

Nelle prime missioni i sensori a bordo delle sonde esaminavano la polvere nello spazio nella speranza di comprendere meglio la sua composizione e la sua sorgente.

Il Cosmic Dust Analyzer (CDA), un sensore diretto sarà in grado di misurare le dimensioni, la velocità e la direzione dei granelli di polvere vicino a Saturno.

Alcune di queste particelle orbitano intorno al pianeta, mentre altre hanno un’origine extrasolare. I granelli di polvere cosmica sono piccolissimi e dotati di una carica elettrica. Per capire meglio le loro dimensioni e la loro consistenza potremmo paragonarli al fumo della sigaretta – o, sarebbe meglio dire, fumo di sigaretta ghiacciato!

Il CDA compie le misure quando le particelle di polvere cosmica una volta colpita la superficie di raccolta dentro le strumento, evaporano. A causa della vaporizzazione si crea un “soffio” di plasma che può essere analizzato più in dettaglio.

Una delle cose più interessanti di questo strumento è la sua capacità di misurare direttamente la composizione chimica delle particelle di polvere che colpiscono Saturno. Il CDA necessita, inoltre, di pochissima potenza per funzionare ed è uno strumento passivo, cioè si attiva solo quando le particelle di polvere lo colpiscono.

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