Dossier

L'Europa nello spazio: passato presente e futuro dei razzi-vettori europei

Le Soyuz a Kourou

Dalla dismissione dell’Ariane4 a oggi, la base europea ha potuto contare solo su l’Ariane5, un lanciatore poderoso, di grandi dimensioni, ottimo per lanci di satelliti di elevata massa e per lanci multipli, ma dai costi di lancio decisamente elevati.

Il lanciatore Soyuz Fregat Nel corso degli ultimi anni, quindi, la base di lancio europea di Kourou è stata sottoposta a diversi interventi che permettono di lanciare dalla Guyana francese anche i vettori russi Soyuz, che sono considerati vettori di media stazza. Protagonisti dell’era spaziale fin dagli anni ’60, sono stati eseguiti oltre 1700 lanci di Soyuz. La presenza dei Soyuz a Kourou è stata resa possibile dall’accordo tra Arianespace e l’industria russo-europea Starsem, che si occupa della commercializzazione della famiglia più versatile di lanciatori presente sul mercato mondiale. Si ricordi infatti che il lanciatore Soyuz, munito di un’apposita capsula – anch’essa nota con il nome di Soyuz - è attualmente uno dei pochi lanciatori utilizzabili per portare l’uomo nello spazio.

In previsione dell’utilizzo dei Soyuz, la base europea è stata munita di una nuova area di lancio, a circa 10 km dalle rampe degli Ariane5. Il costo totale per installare nella Guyana Francese il sistema di lancio Soyuz è stimato in circa 344 milioni di euro, che sono stati coperti dall’ESA per 223 milioni di euro e da Arianespace, con un investimento di 121 milioni di euro.

Il lancio del primo Soyuz è previsto per il 2007 e quando anche il piccolo Vega si unirà agli Ariane5 e al vettore russo, Kourou sarà in grado di garantire lanci di satelliti di tutte le dimensioni e destinati a qualsiasi tipo di orbita. Questa caratteristica ne farà la base di lancio più flessibile al mondo. In particolare, per la posizione di Kourou all’equatore, che come abbiamo ricordato permette di sfruttare al massimo la rotazione terrestre nelle fasi del lancio, la stessa capacità di lancio del Soyuz ne risentirà positivamente: se da Baikonour (latitudine 46,25 nord) – da dove storicamente viene lanciato- è in grado di mettere in orbita geostazionaria un satellite di circa 2 tonnellate, da Kourou questa sua capacità sarà estesa a satelliti fino a 3,2 tonnellate.

In passato l'ESA si è servita varie volte dei vettori Soyuz lanciati dalla base di Baikonour, come nel caso del lancio della missione Mars Express, nel 2003, o della missione Venus Express, il 9 novembre 2005, destinata allo studio del pianeta Venere.

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