Dossier

Due modelli di agricoltura: convenzionale e biologico

Le piante e le colture

Le specie e le varietà vengono scelte in base al buon adattamento alle caratteristiche ambientali e alla resistenza alle malattie.

Nel caso degli alberi da frutta, spesso le specie autoctone rispondono a simili richieste e possono servire da ottimi portainnesti.

Per le colture erbacee vengono preferite le specie che richiedono pochi apporti nutritivi e che presentano una buona resistenza alle malattie.

Quando occorre intervenire sulle erbe infestanti si preferiscono i metodi meccanici di lotta.

I traguardi raggiunti dalle discipline genetiche trovano applicazione anche in questo tipo di agricoltura.

La differenza, rispetto all'agricoltura convenzionale, sta negli obiettivi.

In questo ambito infatti la ricerca della selezione genetica mira a soddisfare quelle esigenze che sono tipiche dell'allevamento biologico. L'attenzione viene in particolare puntata sui caratteri riguardanti la rusticità delle piante e l'attitudine dei prodotti ad essere utilizzati per il consumo fresco piuttosto che per la trasformazione.

La specializzazione colturale non rientra nell'organizzazione dell'azienda biologica. La semplificazione delle pratiche agricole che ne deriva è contraria al concetto di equilibrio mantenuto grazie al concorso di molti fattori.

Piante erbacee ed arboree convivono, se non materialmente sullo stesso appezzamento, sullo stesso terreno aziendale.una coltivazione biologica: l'orto

Per le piante erbacee e le orticole viene largamente utilizzata la rotazione. La pratica si dimostra infatti utile, oltre che per il mantenimento di un buon livello di fertilità, anche per contenere lo sviluppo di erbe infestanti.

Negli impianti arborei di notevole utilità viene considerato l'inerbimento, una pratica che consente di arricchire il terreno di sostanza organica non solo nello strato interessato dalle radici dell'erba, ma anche più profondo. Utile contro il fenomeno dell'erosione superficiale e non crea competizione idrica con il frutteto.

La densità delle piante (alla semina per le erbacee e all'impianto per le arboree) non è mai elevata. In questo modo non occorre concimare di più e si limitano le malattie, come quelle fungine, facilmente trasmissibili da una pianta all'altra.

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