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La sicurezza alimentare è nelle mani dei nanosensori

La sicurezza alimentare è nelle mani dei nanosensori

Torinoscienza dedica una serie di articoli ai progetti innovativi italiani in mostra a Stazione Futuro alle OGR di Torino. Iniziamo con i nanosensori biologici realizzati dal ChiLab del Politecnico di Torino

Stazione Futuro - logoTra gli oltre cento processi e prototipi scelti per rappresentare l’innovazione made in Italy, Stazione Futuro - la mostra curata da Riccardo Luna, direttore di Wired Italia, aperta dal 17 marzo alle Officine Grandi Riparazioni di Torino - presenta con un video i nanosensori realizzati dal ChiLab - Laboratorio Materiali e Microsistemi del Dipartimento di Scienza dei Materiali del Politecnico di Torino.

Maggiore sensibilità delle analisi ed affidabilità dei risultati, riduzione di costi, tempi ed impatto ambientale: i vantaggi dei lab-on-chip e dei nanosensori biologici realizzati al Politecnico di Torino sono enormi se CHILAB logoparagonati ai tradizionali metodi di analisi di laboratorio.

La micro e nanosensoristica avanzata è la nuova frontiera per garantire la sicurezza e la qualità alimentare: per evidenziare nei cibi tracce di sostanze nocive o che generano intolleranze, per la detection della proteina prionica PrP (che può causare l’encefalopatia spongiforme, conosciuta come “mucca pazza”) o di estrogeni nelle carni, o di batteri patogeni nelle produzioni industriali.

Un settore con ampie ricadute economiche - l’agro-alimentare è il settore produttivo più grande in Europa (12,9% - CIAA, Annual Report 2009 – www.ciaa.be) - e sociali, basti pensare alla qualità ed alla sicurezza nelle mense pubbliche.

 

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