Il Micro laboratorio: lab-on-chip
I nano-biosensori vengono integrati sul lab-on-chip (LOC) un dispositivo microfluidico (con micro canali e altri dispositivi miniaturizzati) che integra tutte le operazioni tradizionalmente svolte da un laboratorio in uno spazio di pochi centimetri, ovvero da 100 a 1000 volte più piccolo.
Un filone di ricerca che in Italia, oltre al Politecnico di Torino, è seguito dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e dall’Università di Lecce; nel mondo in Germania, Gran Bretagna e USA.
I lab-on-chip consentono un notevole risparmio in termini di costi: un sensore realizzato con polimeri, se prodotto su scala industriale, costa meno di 1 centesimo di euro – limitando l’uso di reagenti chimici – riduce l’impatto ambientale delle analisi.
Inoltre, le analisi sono molto più veloci (anche di 10 volte) e soprattutto più sensibili, su campioni di ridotte quantità e con una ridotta probabilità di errore. Visto lo scarso ingombro è possibile realizzare kit portatili per l’analisi sul campo, con importanti applicazioni ad esempio per la tracciabilità degli OGM, l’analisi delle acque e indagini sugli animali da allevamento.