Dossier

La sicurezza alimentare è nelle mani dei nanosensori

Nanosensori per la diagnosi di "mucca pazza"

Il gruppo di ricerca ChiLab-Latemar del Politecnico di Torino sta collaborando allo sviluppo di un tool diagnostico per rilevare la presenza del prione PrP, proteina che nella sua forma patogena causa l'encefalopatia spongiforme: la BSE nei bovini, Scrapie negli ovini, morbo di Creutzfeldt-Jakob negli uomini, nel sangue degli animali vivi (dove la concentrazione è bassissima) e non dal tessuto del cervello, come avviene attualmente.

Chilab, laboratorio 1La ricerca è svolta in collaborazione con l’Istituto Zooprofilattico del Nord-Ovest – Centro di referenza nazionale per lo studio sulle encefalopatie animali - e IDEXX, multinazionale statunitense con diverse sedi europee (il Politecnico collabora con i laboratori svizzeri di Berna) specializzata nella produzione di tool diagnostici.

Il prione diventa patogeno, dando origine all'encefalopatia, solo se degenera in una determinata forma: è quindi molto difficile da individuare. La collaborazione vuole integrare le competenze di IDEXX - che ha sviluppato un polimero in grado di riconoscere il prione – e l’elevata sensibilità dei nanosensori sviluppati dal Politecnico.

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