La rivoluzione del Dvd
L'avvento del Dvd ha radicalmente ridefinito la fruizione cinematografica. La visione di un film su Dvd è arricchita da una serie di contenuti che la prolungano considerevolmente. La presenza sul disco (o sui dischi) di molteplici commenti - che a loro volta suggeriscono percorsi di visione inediti - hanno gonfiato i tempi e alterato i modi della fruizione. Questa tendenza è destinata a crescere ulteriormente con l'avvento del blue-ray (i lettori Dvd che utilizzano il raggio laser blu al posto di quello rosso attuale) specie se si considera che questa tecnologia consentirà di avere, sul medesimo disco, più declinazioni dello stesso film: director's cut, theatrical release, uncut versions e così via. La morte del VHS - annunciata "commercialmente" per il 2006 - contribuirà a svecchiare un medium dato per spacciato dopo l'avvento dei videogiochi. Entro il 2006, il 75% delle famiglie saranno dotate di un lettore Dvd.
Questi dati appaiono ancora più eclatanti se si tiene conto che il Vhs ha impiegato quasi 20 anni per raggiungere una penetrazione di mercato paragonabile a quella del Dvd.
Quale futuro per il Dvd "Blu-Ray"?
Tredici dei più grandi produttori di elettronica, unitisi nel "Blu-Ray group", stanno studiando questa tecnologia basata sui raggi laser blu la cui lunghezza d'onda, più breve di quella dei laser rossi, permette di leggere e incidere blocchi d'informazione più piccoli, con una capacità di archiviazione fino a otto volte superiore. Del Blu-Ray group fanno parte: i giapponesi Sony e Hitachi, il sudcoreano LG Electronics, il francese Thomson e gli americani Hewlett-Packard e Dell.
Gli studi Hollywoodiani, che sono corteggiati anche da Toshiba e NEC promotori di una tecnologia che utilizza sempre il laser blu, ma leggermente diversa dalla tecnologia a laser rosso, non vogliono appoggiare due tecnologie concorrenti per non dover vendere Dvd in formati diversi. Per questo motivo, Hollywood non ha fretta di prendere una decisione in materia, troppo felice di poter cavalcare ancora per alcuni anni l'onda del Dvd a laser rosso.
I produttori di elettronica e i giganti dell'intrattenimento, hanno, ovviamente, interessi diversi: i primi sono destinati a vendere più apparecchi se il consumatore può leggere e copiare liberamente il contenuto, i secondi vogliono sbarrare la strada a qualsiasi possibilità di pirateria. Sul piatto della bilancia ci sono centinaia di milioni di euro all'anno in termini di licenze: una lotta che ha avuto inizio agli albori delle guerre tra formati, come nel caso dei Dvd registrabili o delle videocassette.
Questa volta, però, la questione sembra leggermente diversa. La maggior parte degli attori in gioco è dalla medesima parte della barricata, ciò si traduce in forza contrattuale e nella possibilità di imporre la propria norma al mercato. I primi registratori Blu sono già in vendita, ma, per i produttori, occorrerà attendere il 2006 o il 2007 prima di vedere comparire i primi Dvd registrati con la tecnologia al laser blu.
Il futuro formato permetterà di incidere fino a quattro ore di pellicola ad alta definizione su un disco il cui prezzo sarà equivalente a quello dei Dvd attuali. Il disco del futuro è anche destinato a offrire nuove funzioni interattive, tra cui link a Internet per ottenere informazioni supplementari, anticipazione della connettività tra elettrodomestici di cui tanto si parla.