Dossier

AGROINNOVA, un modo per fare ricerca e innovazione

Convertire i rifiuti in risorsa

La gestione dei rifiuti organici derivanti dai processi di trasformazione industriale rappresenta un problema complesso: per le aziende è un onere economico, si aumenta il volume di materiali in smaltimento, si corre il rischio di inquinamento ambientale. Per trovare una soluzione la Regione Piemonte ha finanziato il progetto Recupero dei rifiuti industriali organici: conversione dei rifiuti in risorsa che ha visto come partner operativi AGROINNOVA, Tecnorete Piemonte e il Consorzio Italiano Compostatori. Il progetto ha interessato, per alcune zone del Piemonte, tutte le piccole e medie imprese le cui attività sono accompagnate dalla produzione di fanghi o residui di natura organica compostabili: aziende della trasformazione agroalimentare, della carta, del legno, delle fibre naturali. Parallelamente, sono stati coinvolti anche i destinatari del prodotto ottenuto: i raccoglitori di scarti organici, i compostatori, i terricciatori e gli operatori del settore.

Prelevati dalle aziende fornitrici i diversi tipi di compost e di rifiuti organici, è stata fatta da Agroinnova una valutazione della qualità di questi materiali, relativamente ad un successivo uso agronomico. Impianto per compostaggio rifiuti Su circa 190 campioni sono state condotte prove di laboratorio per saggiare gli effetti sulla germinazione, sull’accrescimento e la radicazione delle piante. Per le verifiche in campo, sono state predisposte 11 prove sperimentali di coltivazione, di cui 5 in serra e 6 in pieno campo, con 5 specie vegetali. Un test indispensabile per evidenziare gli usi più opportuni e individuare i possibili miglioramenti nel processo di compostaggio, ottenibili ad esempio con miscelazione di residui diversi o con il perfezionamento delle tecniche di produzione.

Pochi dei compost analizzati hanno dimostrato di essere adatti, così come sono, al settore florovivaistico, uno dei maggiori utilizzatori. Alcuni compost, da soli o in miscela con residui organici, hanno invece manifestato la capacità di contrastare lo sviluppo di alcune tra le più importanti malattie di origine fungina che colpiscono le colture orticole e floricole.

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