Dossier

L'Italia nello spazio

Tutto cominciò quindici anni fa

Tutto incominciò nell’estate del 1992, esattamente il 31 luglio, quando il primo astronauta italiano andò nello spazio. A portarlo tra le stelle fu lo Shuttle AtlantisShuttle , a bordo, oltre a lui, c’erano cinque americani e uno svizzero. Il suo nome resterà per sempre nella storia delle imprese aerospaziali italiane: quel pioniere era Franco Malerba, genovese, classe 1946. Gli astronauti rilasciarono nello spazio la piattaforma scientifica europea Eureka, e il celebre satellite a filo Tethered, di forma sferica. Un bullone di fabbricazione americana, inserito in extremis per ragioni di sicurezza, fu la causa dell'incepparsi dello srotolamento del cavo, che anziché portare il satellite a 20 chilometri dallo Shuttle lo bloccò a soli 270 metri. Comunque, l'esperimento elettrodinamico per dimostrare se si poteva creare energia gratuita dallo spazio funzionò, sia pure in forma assai ridotta.Centrale

A quella di Malerba seguì un’altra missione, con Umberto Guidoni e Maurizio Cheli. Furono loro a riportare Thetered in orbita

Nel 1998 l'Italia ha promosso la costituzione, nell'ambito dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA), di un corpo astronauti europeo nel quale confluissero, oltre agli astronauti dell'ESA, quelli nazionali. Umberto Guidoni, Paolo Nespoli e Roberto Vittori formano l'attuale rappresentanza italiana in ambito europeo. Umberto Guidoni ha volato nuovamente nell'aprile 2001, in uno dei primi voli del modulo italiano MPLM a servizio della stazione spaziale

In conseguenza dell'evoluzione nelle attività spaziali, la figura dell'astronauta va gradualmente evolvendo: non sono più richieste, come ai primordi dell'era spaziale, caratteristiche da superuomo ma si stanno ormai delineando delle classi particolari, come i piloti della navetta o gli specialisti nell'adoperare la strumentazione scientifica, i cosiddetti specialisti di missione, con caratterizzazione più scientifico-ingegneristica. Questa evoluzione proseguirà, anche se ancora per qualche tempo la permanenza nello spazio sarà ridotta a un ristretto numero di individui. Spazio Ad esempio – fanno sapere all’Agenzia spaziale italiana - un ragazzo o una ragazza di 15 anni che volessero diventare astronauti dovrebbero intraprendere una carriera universitaria di tipo scientifico (scienze matematiche, ingegneria, medicina o anche chimica) ottenendo un buon curriculum studi, possibilmente con ottimi voti, magari caratterizzando il loro percorso inserendo alcuni esami su tematiche spaziali.

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