Dossier

L'Italia nello spazio

Roberto Vittori

Una vita dedicata al volo, a partire dal volo militare, quella del tenente colonnello Roberto Vittori. Quarantatrè anni a ottobre 2007, sposato con tre bambini e originario di Viterbo, dal 1985 al 1989 frequenta i corsi regolari dell’Accademia Aeronautica di Pozzuoli. L’anno successivo prende il brevetto di pilota militare negli Stati Uniti, presso la base di Reese AFB, Texas. Nel ’95 e’ in Maryland nella prestigiosa United States Navy Test Pilot School di Patuxent River e ne esce con il brevetto di pilota collaudatore sperimentale per poi frequentare il corso Investigazione incidenti presso l’Istituto per la sicurezza del volo dello Stato Maggiore Aeronautica Italiana.

Sempre in quegli stessi anni è nella base operativa del 50° Stormo, 155° Gruppo, diventando Combat Ready sul Tornado GR-1, mentre dal ’92 è Comandante di Squadriglia. E nel 1998, dopo oltre 2000 ore di volo su una vasta gamma di aeromobili italiani ed esteri, senza escludere elicotteri ed alianti, partecipa alla selezione per candidati astronauti indetta dall’Asi, Agenzia Spaziale Italiana.

Vittori entra a far parte dell’Agenzia Spaziale Europea, che lo trasferisce a Houston presso la NASA per il corso di addestramento.

Dal 25 aprile al 5 maggio 2002 Roberto Vittori partecipa alla missione taxi-flight “Marco Polo” diventando il primo cosmonauta italiano a partire dal porto spaziale russo di Baikonur alla volta della Stazione Spaziale InternazionaleShuttle e ISS , grazie a un accordo tra l’Esa, l’Asi e l’Agenzia Spaziale Russa, Rosaviakosmos. La missione ha consentito di sostituire la Soyuz ancorata alla Stazione dall’ottobre 2001 con la nuova Soyuz TM-34. La Soyuz che rimane in orbita funziona da scialuppa di salvataggio per gli astronauti dell’equipaggio permanente e per questo deve essere sostituita ogni sei mesi. Inoltre gli astronauti della missione “Marco Polo” – Yuri Gidzenko (comandante), Roberto Vittori (ingegnere di volo) e Mark Shuttleworth (astronauta non professionista) - hanno portato a termine una serie di esperimenti di fisiologia umana e di fisica dei materiali in microgravità.

Il diario di bordo della sua missione è on line su http://www.esa.int/esaHS/ESALJPUTYWC_index_0.html. Vittori

Nell’agosto 2002, Roberto Vittori rientra nuovamente al Johnson Space Center della NASA, a Houston. In seguito alla tragedia dello Space Shuttle Columbia, lavora nel gruppo investigativo ''Tiger Teams''. Nel 2004 segue un nuovo addestramento a Star City, in Russia, per prepararsi alla sua seconda missione (Eneide)che lo vede ingegnere di volo e impegnato in un intenso programma di esperimenti a bordo.

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