Dossier

La rivoluzione del XXI secolo: le nanotecnologie

Timori, aspirazioni e fantascienza

Le nanotecnologie hanno suscitato e continuano a suscitare reazioni molto diverse: c’è chi crede che rivoluzioneranno il mondo, consentiranno di curare malattie incurabili, permetteranno di costruire qualsiasi cosa, da un tessuto danneggiato ad un grattacielo e chi, al contrario, vede in questa frontiera della scienza un evento catastrofico che produrrà nanorobot che non riusciremo a controllare, che distruggeranno tutto e che l’uomo si farà sconfiggere dalle nanomacchine.

Queste sono le due posizioni estreme che appartengono al mondo delle idee, nella realtà, invece, ci sono grandi investimenti in questo settore, che promette molto, ma che è solo agli inizi. Sicuramente qualcosa di innovativo verrà prodotto nei prossimi anni, ma la vera rivoluzione si farà aspettare perché prima bisognerà conoscere veramente il mondo dell’ultra-piccolo che per molti aspetti non è ancora stato studiato e che segue una fisica diversa da quella del mondo macroscopico, perché nel nanomondo interviene la meccanica quantistica.

I libri di fantascienza ispirati dalle nanotecnologie non mancano e non mancheranno, come è avvenuto per il cyberspazio e i voli fuori dal nostro pianeta. Spesso la fantasia dei letterati è stata ed è stimolata da ciò che accade nel mondo della scienza e delle tecnologie. Altri sono gli obiettivi di chi fa ricerca e ha le competenze per comprendere la vera svolta che questo settore porterà: il loro fine è quello di studiare il nanomondo e porre dei limiti ai possibili danni che questi potenti strumenti tecnologici potranno apportare.

Per approfondimenti:

www.nanotec.it (Centro Italiano per le Nanotecnologie)

www.nanotech-now.com

www.nanotechweb.org

www.nano.gov (National Nanotechnology Initiative)

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