Dossier

Tumori - La terapia del tumore alla prostata

Terapia ormonale associata a chirurgia e radioterapia

La terapia ormonale è quella di elezione da numerosi anni, ma il suo ruolo è puramente palliativo e necessita di essere associata ad altre terapie per essere efficace nel contrastare l’evoluzione tumorale. Proprio per questo motivo da alcuni anni in molti centri la terapia ormonale affianca quella chirurgica e radioterapica.

I primi dati sperimentali indicavano come tre mesi di trattamento ormonale precedenti la chirurgia potessero migliorare drasticamente l’esito. In realtà, studi a distanza di cinque anni non confermano questo dato. Attualmente è in studio l’efficacia di un trattamento prolungato di otto mesi: i risultati preliminari sono incoraggianti, ma è ancora molto presto per poter trarre conclusioni.

Al contrario, la riduzione farmacologica (es. con gosrelin) di androgeni nel sangue associata alla radioterapia ha un’efficacia notevole e ampliamente dimostrata.

Oltre al gosrelin, un altro farmaco che si è dimostrato molto efficace è il bicalutamide, anch’esso con effetto anti-androgeni. L’efficacia di questo farmaco sulla sopravvivenza però non è ancora nota.

Alcuni pazienti sono refrattari al trattamento ormonale, in questi è in sperimentazione l’utilizzo di un altro farmaco, sempre anti-androgeni, chiamato Ketoconazolo.

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