Dossier

Inquinamento delle acque e possibili rimedi

Rimedi: le leggi

Il problema della salute degli ambienti acquatici occupa un posto di rilievo nella politica europea, nazionale e regionale. L’acqua è uguale per tutti Le strategie in materia di tutela delle acque sono raccolte nella Direttiva Quadro 2000/60/CE che si prefigge la riduzione e la graduale eliminazione delle diverse forme d’inquinamento cui è soggetta l’acqua superficiale, sotterranea, di transizione e costiera. Tra le novità della Direttiva l’introduzione del concetto di “stato ecologico”, che è definito come l’ “espressione della qualità della struttura e del funzionamento degli ecosistemi acquatici associati alle acque superficiali”. Si tratta di uno strumento grazie al quale, una volta uniformate le modalità di monitoraggio tra i vari Paesi membri, sarà possibile avere la fotografia delle condizioni in cui sono le acque europee ed agire di conseguenza per migliorarne la salute. La Direttiva definisce anche le cosiddette sostanze prioritarie (P), che presentano un rischio significativo per l’ambiente acquatico o indirettamente per gli altri; all’interno di queste identifica con appositi elenchi le sostanze pericolose prioritarie (PP), che presentano caratteristiche di persistenza e bioaccumulabilità.

Acqua Più recentemente la prevenzione da inquinamento viene affrontata dall’Unione Europea attraverso l’iniziativa Horizon 2020, che ha come obiettivo di combattere le maggiori fonti d’inquinamento del Mediterraneo entro il 2020 attraverso quattro linee d’intervento tra cui è anche compresa la ricerca. I progetti hanno il sostegno finanziario europeo e rientrano, a partire dai primi già portati a termine, nel Quinto, nel Sesto e nell’attuale Settimo programma quadro per la ricerca. FARE LINK AD ARTICOLO Punto focale dell’iniziativa stimolare la massima collaborazione scientifica tra chi si occupa di salute, agricoltura, biotecnologie, alimentazione, tecnologie di produzione, energia, ambiente, protezione del suolo, trasporti per giungere a risultati soddisfacenti su più fronti.

In Italia il Decreto Legislativo N.152 del 1999 in tema di prevenzione, riduzione dell'inquinamento e risanamento dei corpi idrici, impone quali siano i diversi livelli e tipi di trattamento a cui devono essere sottoposte le acque reflue urbane ed industriali negli impianti di depurazione. I tipi di trattamenti, che devono rimuovere i contaminanti presenti negli scarichi adottando meccanismi fisici, chimici e biologici, dipendono dai limiti imposti allo scarico dal corso d’acqua che riceve le acque reflue depurate e dal loro uso finale. Anche in questo testo, le cui indicazioni per lungo tempo non sono state osservato, è prevista una classificazione della qualità ambientale dei corpi idrici, che deriva da determinazioni sulla matrice acqua, sul biota e sui sedimenti.

Impianti di depurazione della SMAT Torino

A livello regionale, secondo quanto previsto dalla legislazione nazionale, si sono elaborati i PTA o Piani di Tutela delle Acque. In Piemonte il relativo PTA è in vigore dal marzo 2007 ed è lo strumento aggiornato per definire l'insieme degli interventi che permettono non solo di prevenire e ridurre l’inquinamento delle acque inquinate, ma di migliorare la qualità delle risorse, promuovendone un uso sostenibile.

Per approfondimenti

Direttiva Ue Tutela delle acque http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=CELEX:32000L0060:IT:HTML

Horizon 2020 http://ec.europa.eu/environment/enlarg/med/horizon_2020_en.htm

Decreto legislativo n.152 Tutela delle acque dall’inquinamento http://www.parlamento.it/leggi/deleghe/99152dl.htm

Piano di Tutela delle Acque in Piemonte http://www.regione.piemonte.it/acqua/tutela.htm

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